Giovan Giorgio CesariniGiovan Giorgio I Cesarini, II marchese di Civitanova (Roma, 1549 – Roma, 20 aprile 1585[1]), è stato un collezionista d'arte italiano, secondo Marchese di Civitanova Marche e Signore di Montecosaro, Genzano, Civita Lanivia e Ardea. BiografiaAppartenente al Casato Romano dei Cesarini, era figlio di Giuliano Cesarini, I Marchese di Civitanova Marche, e di sua moglie Giulia Colonna[2], figlia del condottiero Prospero Colonna. A partire dal 1565, successe al padre come Gonfaloniere del Popolo Romano. Il 13 febbraio 1571 sposò l'ereditiera Clelia Farnese, figlia naturale del "Gran Cardinale" Alessandro Farnese, col quale Giovan Giorgio condivideva la passione per le antichità: la ragazza era giudicata "la più bella dama romana"[3] e portò una ricca dote che permise di rimpinguare le dissestate finanze dei Cesarini[4]. Cesarini fu un marito molto accomodante: Clelia fu l'amante del cardinale e futuro granduca di Toscana Ferdinando I de' Medici[4]. Dalle nozze nacquero una figlia (nata il 9 novembre 1571 e vissuta un mese[5]) e un figlio, Giuliano; un figlio illegittimo, Ascanio, gli nacque nel novembre 1582 da una tale Laudomia[5] Giovan Giorgio fu il primo della famiglia Cesarini ad aver istituito nel 1585 una primogenitura in famiglia in favore del figlio Giuliano. Lo stesso anno Giovan Giorgio morì e il pontefice Sisto V, a cui aveva raccomandato il proprio figlio Giuliano, eresse in ducato il feudo di Civitanova e il marchesato il feudo di Civita Lavinia. Gran parte della sua collezione fu acquistata dal cardinale Odoardo Farnese al prezzo di 5.000 scudi e tra i pezzi risaltano 17 teste di filosofi e la famosa statua di "Venere Callipigia" oggi al Museo archeologico nazionale di Napoli. Note
Bibliografia
|