Gino Burcovich, detto Nini (Venezia, 5 dicembre 1929[1][2] – Venezia, 8 dicembre 2010[3]), è stato un cestista, arbitro di pallacanestro e dirigente sportivo italiano.
Nel 2013 è stato inserito fra i membri dell'Italia Basket Hall of Fame.
Carriera
Burcovich ha giocato nella Laetitia Venezia, trasferendosi poi alla Reyer Venezia, con cui ha disputato la Serie A nella stagione 1948-1949[1][2]. Nel 1958 ha poi intrapreso la carriera arbitrale, dirigendo in massima serie dal 1964 al 1978, collezionando 170 partite di serie A[1][3]. In coppia con il fratello Bruno arbitrò la finale della prima edizione della Coppa Italia, nel 1968. Arbitro internazionale dal 1962[1], ha diretto gare internazionali in particolar modo nei paesi dell'est, in tornei internazionali maschili e femminili (Maccabiadi, Universiadi a Torino, Hapoel Games, 1º torneo Juri Gagarin, torneo preolimpico di Monaco (1972), in tutte le coppe continentali e anche ai Giochi olimpici del 1976 in Canada. Successivamente è stato nominato commissario arbitrale della FIBA e della FIP[2].
Terminata la carriera arbitrale, ha ricoperto le cariche di presidente provinciale e regionale della FIP veneta, di consigliere federale (1992) durante la presidenza Petrucci e di dirigente della Reyer Venezia (1994-1996)[1][3].
Premi e riconoscimenti
- Premio V. Martiradonna 1976-1977;
- Stella di bronzo del Coni 1987;
- Diploma di benemerenza "Una vita per il basket" 1987;
- Stella d'argento del Coni 1994;
- Stella d'oro del Coni 2003.
Onorificenze
—
Roma, 27 dicembre 1977. Su proposta della Presidenza del Consiglio dei Ministri
[4].
Note
Collegamenti esterni