Gianni CapelliGianni Capelli (Parma, 8 giugno 1920 – Parma, 26 maggio 2015) è stato un architetto, storico dell'arte, giornalista e saggista italiano. BiografiaTrascorre gli anni dell’infanzia e dell’adolescenza a Sissa, dove i genitori gestiscono un negozio di generi alimentari. Studia al Regio Istituto d’Arte di Parma, diplomandosi nel 1938 come “Artiere decoratore” e ottenendo in seguito la licenza superiore (diploma di decoratore) nel giugno 1940. Nello stesso anno si iscrive al liceo artistico presso l'Accademia di Belle Arti di Bologna, frequentando il corso di pittura tenuto dal maestro Virgilio Guidi (titolare della cattedra di pittura) e venendo così in contatto con altri validissimi docenti quali Giorgio Morandi, Paolo Baratta, Arnaldo Barilli, Barzolla ecc. Chiamato alle armi nella primavera del 1941, alterna al servizio militare periodi di congedo per motivi di studio, fino al conseguimento della maturità artistica (giugno 1941). Nominato sergente, nel giugno 1941 viene inviato prima a Trieste quindi a Pola e a Fiume. Tra l’agosto 1941 e il dicembre 1942 partecipa alle operazioni di guerra in Croazia e nei Balcani. Rientrato in Italia nel settembre 1943, viene congedato nell’aprile 1944. Inizia quindi ad insegnare disegno e storia dell'arte presso varie scuole medie e superiori della provincia. In questo periodo inizia a pubblicare articoli di arte e urbanistica, tutti legati alla storia di Parma, presso vari quotidiani e riviste culturali e tecniche. Nel 1956 si iscrive all’Albo dei giornalisti e inizia una fattiva collaborazione come pubblicista e collaboratore artistico con la Gazzetta di Parma, che durerà per oltre 50 anni. Nel maggio 1959 ottiene sia l’abilitazione all’insegnamento del Disegno nella scuola media (Bologna, 11/05/1959) che l’abilitazione al Disegno e Storia dell’Arte nelle scuole superiori (Roma, 28/05/1959). Negli anni ’60 inizia anche la pubblicazione di volumi legati alla storia, all’arte e all’urbanistica di Parma, nonché la collaborazione costante con riviste e periodici locali e nazionali quali: “Parma Economica” (rivista della Camera di Commercio per la quale pubblica più di cento articoli), “Presenza Tecnica” (ed. PEI, con la quale collabora costantemente per oltre 40 anni), “Parma nell’Arte”, “Tecnica e Forma”, “Aurea Parma”, “Malacoda” e “Corriere di Parma”. Tra gli anni ’70 e ’80 dirige per conto dell’editore Battei la “Collana di Storia, Arti Figurative, Architettura e Urbanistica”. Iscrittosi dapprima alla facoltà di architettura dell' Università di Firenze, passa poi all'Università Iuav di Venezia; interessato in particolare alle lezioni di Leonardo Benevolo e Angelo Scattolin, si laurea nel 1972 a Venezia con la tesi: “La Certosa di Parma, un insediamento Cistercense nel territorio Parmense”, in seguito pubblicato nel 1973 con il titolo “L’Abbazia di San Martino dei Bocci”. Nel 1973, dopo l’abilitazione all’esercizio della professione, si iscrive all’albo degli architetti. È stato membro dell’Accademia Nazionale di Belle Arti di Parma, e socio emerito della Deputazione di Storia Patria per le Province Parmensi. Dal 1993 al 2001 ha fatto parte della Commissione Edilizia del Comune di Parma e nel 1994 ha svolto attività di consulente esterno per il Piano regolatore di Parma. Nel 1999 ha ricevuto dal Comune di Parma l’attestato di Civica benemerenza del Premio Sant'Ilario, con la motivazione:
Muore a Parma all'età di 94 anni il 26 maggio 2015.[2] PubblicazioniSelezione delle pubblicazioni in ordine cronologico:[3][4]
Ha scritto numerose voci dell'Enciclopedia di Parma (Editore FMR, 1998). Nel 1994 ha collaborato come Storico dell’architettura alla stesura del volume “Barilla, cento anni di pubblicità e comunicazione” e in seguito, nel 2003, alla stesura dei 4 volumi “Barilla centoventicinque anni di pubblicità e comunicazione” con gli articoli: Sviluppo edilizio e immagine architettonica del Pastificio Barilla – Le esposizioni hanno un cuore antico – I negozi Barilla, vetrina di un’epoca – Erberto Carboni architetto e gli “stands della Barilla”. Note
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