Giacomo Caracciolo
Giacomo Caracciolo (Martina Franca, 6 settembre 1675 – Martina Franca, 17 gennaio 1718) è stato un arcivescovo cattolico, diplomatico e funzionario italiano. BiografiaNato a Martina Franca, era figlio del duca Petracone V e di Aurelia Maria Imperiali. Da giovane si recò a Roma, sotto la protezione dello zio Innico, vescovo di Aversa e futuro cardinale. Si laureò in utroque iure il 30 settembre 1698 all'Università della Sapienza.[1] Iniziò la sua carriera ecclesiastica come consultore della Congregazione dell'Indice dei libri proibiti per poi diventare referendario della Segnatura apostolica l'8 luglio 1699. Fu inviato a Bologna come vice-legato pontificio con una speciale delega per la giustizia.[2] Fu anche ponente della Congregazione del buon governo e abate commendatario di San Giovanni in Fiore.[3] Inviato a Malta come inquisitore, dovette ritornare a Roma dove il 7 aprile 1710 fu nominato arcivescovo titolare di Efeso e consacrato dal cardinale Fabrizio Paolucci. Per i servigi resi fu anche nominato assistente al Soglio Pontificio il 20 aprile,[1] e inviato in Svizzera come nunzio apostolico.[4] Tornato a Roma nel 1716 fu nominato uditore generale della Camera Apostolica. Morì nel paese natale in circostanze incerte.[1] Genealogia episcopaleLa genealogia episcopale è:
Note
Altri progetti
Collegamenti esterni
|