Georg Eberhard Rumphius era il primogenito di August Rumpf, un ingegnere e appaltatore di Hanau, e di Anna Elisabeth Keller, sorella di Johann Eberhard Keller, governatore di Kleve, una città di lingua olandese appartenente a quel tempo al principe elettore di Brandeburgo. Crebbe a Wölfersheim e successivamente frequentò il ginnasio ad Hanau. Si arruolò come militare ufficialmente per la Repubblica di Venezia, in realtà per le Province Unite; nel 1646 si imbarcò per il Brasile dove era in corso una guerra fra olandesi e portoghesi per il controllo del territorio. Non si sa se in seguito a un naufragio o a cattura, sbarcò in Portogallo dove rimase per quasi tre anni. Verso il 1649 ritornò a Hanau, dove iniziò a lavorare nell'impresa paterna.
Lasciò Hanau alla fine del 1651, dopo la morte di sua madre (20 dicembre 1651) e, forse grazie alle relazioni della famiglia materna, si arruolò con la Compagnia Olandese delle Indie Orientali col nome di Jeuriaen Everhard Rumpf. Salpò il 26 dicembre 1652 e giunse a Batavia, oggi Giacarta, dopo sette mesi, nel luglio 1653. Nel 1654 giunse all'arcipelago delle Molucche e nel 1657 fu trasferito a Hitoe, la penisola settentrionale dell'isola di Ambon, con l'incarico di "ingegnere", Sposò Suzanne nel (1653), una donna locale esperta della flora indigena, e con lei intraprese la catalogazione della flora e della fauna di quelle isole[2].
Strumento importante per la comunicazione delle scoperte fatte da Rumphius nelle Molucche furono lettere provviste di illustrazioni, raccolti più tardi nel D'Amboinsche Rariteitkamer, e i cataloghi illustrati. La qualità delle sue comunicazioni fu tale che Rumphius fu soprannominato in Europa Plinius Indicus ("il Plinio delle Indie"). Il governatore della Compagnia delle Indie a Batavia, Joan Maetsuycker, lo dispensò dai suoi doveri lavorativi ordinari affinché si dedicasse completamente allo studio. D'altra parte Rumphius ha identificato almeno 140 generi e 930 specie di piante, sconosciute prima di allora e descritti nell'Herbarium Amboinense.
La sua vita fu tuttavia un susseguirsi di eventi sfortunati. Attorno al 1670 perse la vista e poté continuare i suoi studi grazie ai familiari i quali leggevano le opere che potevano interessarlo o scrivevano sotto sua dettatura. Pochi anni dopo, il 17 febbraio 1674 uno tsunami colpì Ambon uccidendo la moglie e una figlia. Nel 1687 un incendio devastò l'isola distruggendo la biblioteca e i suoi disegni originali; per fortuna il governatore di Batavia, naturalista dilettante, aveva fatto copia della maggior parte dei disegni di Rumphius i quali poterono essere utilizzati per 'Herbarium che tuttavia fu pubblicato postumo oltre 45 anni dopo la morte di Rumphius, in quanto la Compagnia delle Indie lo ritenne strategicamente segreto per le informazioni che avrebbero potuto essere usate dalle Compagnie commerciali concorrenti[3]. Infine, Rumphius fu costretto dalla Compagnia delle Indie a vendere la sua collezione scientifica a Cosimo III de' Medici.
(NL, EN) The Ambonese Curiosity Cabinet, translated, edited, annotated, and with an introduction by Eric Montague Beekman, New Haven, Yale University Press, 1999 [1705], ISBN0-300-07534-0.
^James Poskett, Orizzonti, Una storia globale della scienza, 2022, trad. Alessandro Manna, pag. 175, Einaudi, Torino, ISBN 978 8806 25148 2
^James Poskett, Orizzonti, Una storia globale della scienza, 2022, trad. Alessandro Manna, pag. 177, Einaudi, Torino, ISBN 978 8806 25148 2
Bibliografia
Richard Conniff, «Pazzi per le conchiglie». In: Cercatori di specie: eroi e folli alla scoperta della natura (ediz. originale: The Species Seekers: Heroes, Fools, and the Mad Pursuit of Life on Earth, ISBN 9780393068542), traduzione di Gianbruno Guerriero, Roma: La biblioteca delle Scienze, 2001, pp. 79–92.