Genitivo assoluto

Il genitivo assoluto è un costrutto della grammatica del greco antico.

Come si presenta

Il genitivo assoluto è costituito da un sostantivo o da un pronome in genitivo e da un verbo espresso in participio genitivo (sia attivo che passivo). Il sostantivo è generalmente preceduto dall'articolo, mentre il participio mai.

Come tradurlo

L'espressione sintetica corrisponde a una proposizione subordinata: il sostantivo funge da soggetto della proposizione, il participio da verbo; il tutto può essere reso in forma implicita con un gerundio o in forma esplicita con una proposizione subordinata causale, una concessiva, una temporale, un'ipotetica o un'avversativa (congiunzione mentre che esprime qualcosa in contrasto con la proposizione reggente). Per queste caratteristiche, il genitivo assoluto tipico del greco può essere accostato all'ablativo assoluto della lingua latina.

Esempio:

  • Ταῦτ' ἐπράχθη Κόνωνος στρατηγοῦντος --> Ciò fu fatto mentre comandava Conone.

Il genitivo assoluto è formato dal nome Κόνωνος e dal participio presente στρατηγοῦντος del verbo στρατηγέω.

Valori del genitivo assoluto

  1. temporale;
  2. causale;
  3. concessivo;
  4. ipotetico condizionale (raro);
  5. avversativo reso dalla congiunzione "mentre" con valore non temporale (raro)
  6. gerundio di circostanza concomitante.

N.B.: il genitivo assoluto non può avere mai valore finale, perché il genitivo, fin dalle origini, esprime l'allontanamento da un luogo spazio-temporale, non il raggiungimento di esso (inteso come finalità), cosa che avviene invece per l'accusativo. Non può avere neppure valore consecutivo.

Differenze con l'ablativo assoluto latino

Le principali differenze con l'ablativo assoluto latino sono le seguenti:

  • In alcuni casi possono esserci riferimenti che collegano la reggente al genitivo assoluto, o addirittura in rari casi identità di soggetto;
  • Nel genitivo assoluto si può trovare il participio del verbo essere, invece ciò è impossibile nel costrutto latino. Di conseguenza il genitivo assoluto non può essere mai nominale, come invece può accadere in latino. Ad esempio in latino è possibile dire Cicerone consule (trad. "quando Cicerone era console" o "sotto il consolato di Cicerone"), mentre in greco non è corretto dire soltanto Περικλέους στρατηγοῦ poiché bisogna che il soggetto sia sempre accompagnato dal verbo, quindi sarà corretto dire Περικλέους στρατηγοῦ ὄντος.
  • Nel genitivo assoluto, talvolta, il soggetto del participio può essere omesso.