Fu un significativo artista del barocco siciliano, soprattutto scultore ma anche architetto progettista di decorazioni.[1]
Biografia
Fu avviato al mestiere di scultore dal padre valente "marmoraio" e scultore. Cominciò la sua attività, con l'aiuto di Niccolò Travaglia, come scalpellino e poi scultore, maturando comunque anche competenze come architetto. Nel 1635 gli fu affidata la sistemazione della piazza antistante la chiesa di Sant'Antonino.
Nel 1639 fu anche nominato architetto regio e nel 1643 architetto del Senato palermitano come anche altri scultori prima e dopo di lui.
Ebbe prestigiose commissioni a Palermo come la ricostruzione di Porta Nuova dopo uno scoppio accidentale (1669) e l'esecuzione delle statue delle sante Rosalia, Oliva e Ninfa per la balaustra della Basilica Cattedrale di Palermo. Nella Cattedrale scolpì anche la statua di San Giovanni per la Cappella del Crocifisso e il Sepolcro per l'arcivescovo Martino León.
Cappella di San Giovanni, ambiente caratterizzato dal virtuosistico utilizzo di marmi mischi, manufatto presente nella chiesa di Sant'Ignazio all'Olivella.
Cappella Sperlinga, collaborazione con Gaspare Serpotta, caratterizzata da un esuberante decorazione policroma con colonne tortili intarsiate. Opera presente nella chiesa di San Domenico.
Chiesa della Gancia, ricostruzione presbiterio, tribune, transetto, causa collasso cripte sottostanti, 1672 - 1673.
Altre località
Medaglione raffigurante San Giorgio nell'atto di salvare una fanciulla, manufatto marmoreo del 1660, opera presente nel prospetto della chiesa di San Giorgio Martire di Caccamo.
^Pagina 5, Gaspare Palermo, "Guida istruttiva per potersi conoscere ... tutte le magnificenze ... della Città di Palermo" [1], vol. 3, Palermo, Reale Stamperia, 1816.