Gambierdiscus toxicus
Gambierdiscus toxicus Adachi et Fukuyo, 1979 è un microorganismo marino dinoflagellato appartenente alla famiglia Goniodomataceae[1]. DescrizioneAl microscopio si presenta come un dinoflagellato arrotondato sia superiormente che inferiormente[2], con una intaccatura obliqua molto caratteristica al livello del solco; in veduta laterale ha forma lenticolare ed appiattita. Il colore varia dal bruno chiaro al bruno scuro. Come tutti i dinoflagellati ha un guscio formato da più pezzi e bucherellato (visione migliore al microscopio elettronico). Ha un diametro pari a quello di un capello, ed è dotato di due flagelli utilizzati per nuotare[3]. Distribuzione e habitatSi trova nelle regioni tropicali dell'oceano Atlantico, in particolare del golfo del Messico[1] e del Pacifico[4]. È una specie bentonica legata cioè al fondale, e si trova sulla superficie dei coralli in stato di decomposizione e sulle alghe brune morte (Fucus spp. e Laminaria spp.). A volte è stato localizzato nel Mediterraneo[2]. BiologiaSi nutre attraverso la fotosintesi[3]. TossicitàLa tossina che questi dinoflagellati producono, una volta assorbita da pesci, coralli e altri animali, viene poi accumulata nella carne degli stessi[5] e tale neurotossina è responsabile di intossicazioni alimentari (ciguatera)[3]. Note
Bibliografia
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