Gaio Sextio Calvino
Gaio Sextio Calvino [1] (fl. II secolo a.C.) è stato un politico e generale romano del periodo della Repubblica. BiografiaNel 124 a.C. divenne console. Continuò la conquista della Gallia Transalpina di Linguadoca. Sconfisse i Salluvi, catturò e distrusse il loro Oppidum di Entremont nel 123 a.C. e ne schiavizzò la popolazione. Inoltre, dispose le sue legioni tra il Rodano e il Varo, costringendo i galli e i liguri a 1000 passi dalla costa, concedendo questa striscia di terra a Marsiglia. Nel 122 a.C. Calvino decise di trasformare il campo costruito a nord di Marsiglia in una colonia romana, la prima in Gallia Transalpina. Prende il suo nome: Aquae Sextiae (Aix-en-Provence). Ara CalviniIntorno al 92 a.C., un C. Sextius Calvinus di rango pretore restaurò un altare dedicato a sei deo sei divae.[2] Sebbene sia spesso identificato come il figlio del console del 124 a.C.,[3] si ritiene, secondo E. Badian, che l’iscrizione sia opera del più anziano Sextius.[4] Il piccolo altare fu rinvenuto nel 1829 nei pressi di Sant’Anastasia, nella parte occidentale inferiore del Colle Palatino. Realizzato in travertino, presenta la caratteristica forma a clessidra, utilizzata a Roma a partire dall'epoca della Seconda Guerra Punica. L’Ara Calvini ("Altare di Calvinus"), talvolta chiamata Ara Dei Ignoti ("Altare del Dio Sconosciuto"), è ora conservata nelle collezioni dell'Antiquario Palatino (Museo del Palatino).[5] Fonti antiche
Note
Altri progetti
|