PlayStation 3, Xbox 360: 28 agosto 2014 24 giugno 2014 27 giugno 2014 26 giugno 2014
Windows: 24 giugno 2014 27 giugno 2014 26 giugno 2014 Linux, macOS: 10 dicembre 2015 iOS: 27 novembre 2017 Switch: 19 settembre 2019 Android: 26 novembre 2019
GRID Autosport è un videogioco simulatore di guida sviluppato e pubblicato da Codemasters per PlayStation 3, Xbox 360 Linux e Microsoft Windows, e che è stato pubblicato il 24 giugno 2014 in Nord America e il 27 giugno 2014 in Europa. GRID Autosport è il seguito di GRID 2 pubblicato nel 2013. Il gioco è stato annunciato il 22 aprile 2014 con un trailer di annuncio[1]. Il gioco non è uscito sulle console di nuova generazione, ovvero Xbox One e PS4. Su PC c'è la possibilità di usare texture in 4K.
Feral Interactive, che ha già pubblicato il gioco su macOS e Linux,[2] ha anche sviluppato e pubblicato il gioco per iOS il 27 novembre 2017.[3] La versione Nintendo Switch, sempre sviluppata da Feral Interactive, è stata pubblicata il 19 settembre 2019.[4] La versione per Android è arrivata il 26 novembre 2019.
Il 26 giugno 2018, GRID Autosport è stato pubblicato anche su Xbox One sfruttando la funzione della retrocompatibilità.[5]
GRID Autosport, sviluppato sulla nuova versione del motore grafico proprietario EGO Engine, è il capitolo più grande e ambizioso di sempre della fortunata serie e presenta oltre 100 piste in 22 ambientazioni differenti, il doppio rispetto a GRID 2. Nuovo anche il modello di guida, reso più appagante per i piloti più smaliziati e con la possibilità di impostare l'assetto di guida e vari parametri di assistenza come ABS, TCS ed ESP. Ritorna a grande richiesta dei fan la visuale all'interno dell'abitacolo, assente nel precedente GRID 2. I giocatori inoltre hanno a disposizione auto da turismo, GT, monoposto, muscle cars, auto da derapata, supercar, hypercar, prototipi, derby demolizione e molto altro. Non manca una modalità carriera con la possibilità di reclutare un compagno di squadra e di guadagnare sponsorizzazioni, mentre la modalità online permette di partecipare ai racing club, alle sfide settimanali e di competere per le classifiche RaceNet. Da segnalare infine, il ritorno di diverse piste rese celebri da Race Driver: GRID come quella di San Francisco.
Il gioco ha ricevuto recensioni generalmente positive. Metacritic gli ha assegnato un punteggio complessivo di 78/100 per PC e 75/100 per PlayStation 3 e Xbox 360.[14][15][16] I critici hanno particolarmente elogiato il suo modello di manovrabilità più autentico, nonché il suo approccio essenziale alle corse e l'eccellente sistema di danni.
La modalità Carriera ha ottenuto un'ampia approvazione perché consiste "semplicemente nel vincere gare e padroneggiare vari stili di guida" con la possibilità di passare da una disciplina all'altra consentendo al giocatore di "essere concentrato o ampio quanto [lui o lei] preferisce". GamesRadar+ ha ritenuto che avere un avversario nominato fornisse "un discreto senso di rivalità (...) che dà alle gare più significato (...) e l'esperienza è più ricca avendo chiari rivali da battere".[8] Eurogamer ha definito la modalità online "una suite completa", alla quale "una serie di modifiche e aggiornamenti [per auto] conferisce persistenza".[6] Game Informer ha affermato che "offre leggermente più libertà [rispetto alla modalità Carriera]" e il suo set di funzionalità è vario.[7]
Edge ha notato che "offre una notevole profondità" e il suo "feedback vivace rende la guida intensa e soddisfacente". Nonostante ciò, è "ancora accessibile" e Luke Reilly di IGN ha trovato il modello "abbastanza indulgente".
PC Advisor ha elogiato l'"immensa" varietà di auto presenti nel gioco così come l'inclusione di "molti classici".[13] Kotaku ha aggiunto che "i giocatori più esperti apprezzeranno le sottili differenze tra le loro flotte". Il modello di danno del titolo è stato acclamato dalla critica poiché la recensione di cui sopra ha evidenziato che "ogni macchina [sta] rispondendo accuratamente alle collisioni" e gli incidenti hanno "un effetto enorme sulle prestazioni".
Diverse recensioni affermano di aver trovato l'IA troppo aggressiva, a seconda della disciplina, al punto che "è prevedibile che un'IA ti porti fuori almeno una volta in una gara (...)".[10] Edge ha spiegato che "non sempre concedono nello stesso modo in cui potrebbe farlo un guidatore umano, attenendosi al percorso prescelto anche se li hai legittimamente frenati in una curva".