La Fuerza Aérea Uruguaya, spesso abbreviata in FAU,[4] e conosciuta internazionalmente con la denominazione in lingua ingleseUruguayan Air Force, è l'aeronautica militare dell'Uruguay e parte integrante delle forze armate uruguaiane; consta di circa 3000 uomini organizzati in 3 brigate aeree e diversi gruppi di supporto.
Storia
Le origini; l'aviazione dell'esercito
La storia dell'aviazione militare uruguayana è comune a molte nazioni sudamericane; l'interesse verso l'arma aerea riscosso a livello mondiale nei primi anni del XX secolo coinvolse anche il governo uruguayano che richiese alla Francia un pilota che potesse addestrare il proprio personale.[5]
A tal scopo, il 17 marzo 1913, l'Ejército Nacional istituì la Escuela de Aviación Militar (scuola di aviazione militare) posizionata nei pressi del piccolo aeroporto di Los Cerrillos, a 50 km da Montevideo.[6] Qui, l'istruttore francese con a disposizione inizialmente un biplanoFarmanLonghorn, battezzato affettuosamente "El Águila" (l'aquila),[6] integrati successivamente da altri dello stesso modello ed un monoplanoBlériot XI, ricevette un ristretto gruppo di dieci ufficiali dell'esercito scelti per diventare i primi aviatori militari del paese. Tra questi erano presenti Juan Manuel Boiso Lanza, diventato il primo caduto della FAU in un incidente aereo il 10 agosto 1918, Alférez Cesáreo L. Berisso, il quale sarebbe successivamente diventato il comandante della scuola di aviazione,[6] Adhemar Saenz Lacueva ed Esteban Cristi.[5]
I quattro pionieri, dopo aver acquisito esperienza in Argentina e Cile, il 20 novembre 1916 fondarono la Escuela Militar de Aviación (EMA), che resterà l'unica istituzione di aviazione militare nell'Uruguay fino al 1935. Durante gli anni venti, periodo nel quale l'interesse per l'aeronautica nel paese sudamericano crebbe anche grazie all'apertura di nuove rotte commerciali, vennero progressivamente acquisiti numerosi velivoli tra i quali, oltre modelli in quantità minori, circa sedici Avro 504K, fino a tredici Breguet XIV, almeno cinque Castaibert 80 e circa 28 Nieuport 27.[5]
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Aeromobili in uso
Sezione aggiornata annualmente in base al World Air Force di Flightglobal del corrente anno. Tale dossier non contempla UAV, aerei da trasporto VIP ed eventuali incidenti accorsi durante l'anno della sua pubblicazione. Modifiche giornaliere o mensili che potrebbero portare a discordanze nel tipo di modelli in servizio e nel loro numero rispetto a WAF, vengono apportate in base a siti specializzati, periodici mensili e bimestrali. Tali modifiche vengono apportate onde rendere quanto più aggiornata la tabella.
2 C-95 consegnati nel novembre del 1975.[18] Il 28 ottobre 2022 l'aereo, durante la manutenzione ai freni, è andato a sbattere contro le pareti della sala operativa dello Squadrone Aereo n°5, nelle strutture della Base Aerea n°1.[18] Riportati seri danni, non si è a conoscenza se verrà riparato o radiato.[18]
2 EMB-120 di seconda mano, il primo ricevuto nel 1999, il secondo (un EMB-120ER), acquistato a marzo 2024, è stato consegnato a il 23 dicembre dello stesso anno.[20][21][22]
3 P2012 selezionati a gennaio 2024 e definitivamente acquistati (anche con fondi del Ministero dell'Agricoltura) il 18 ottobre dello stesso anno.[25][26]
3 Bell 212 consegnati (due nel 1981, 1 nel 2012).[31] Un ulteriore esemplare usato sarà consegnato a fine novembre 2019 dagli USA.[32] Uno dei 4 elicotteri in servizio è stato perso il 25 marzo 2021.[28] Un ulteriore Bell 212 consegnato dagli Stati Uniti il 12 luglio 2023.[30]
2 UH-1H consegnati nel 1970, più 1 UH-1H consegnato nel 1973.[33] Nel 1998 sono stati ricevuti altri 10 1UH-1H di seconda mano, di cui cinque utilizzati come fonte di pezzi di ricambio.[33] Infine, ulteriori 4 esemplari ricevuti nel 2008 dall'Esercito spagnolo.[33]
^Come Fuerza Aérea Militar indipendente dal comando dell'esercito. Il primo nucleo, Escuela de Aviación Militar, nasce nel 1913, per poi diventare Aeronáutica Militar nel 1935.
^Día de los Mártires de la Aviación Militar in Fuerza Aérea Uruguaya (sito istituzionale).
^ Munro, Bob (a cura di), Central and South America, in The World's Air Forces, London, Salamander books, 1991, pp. p.44.
^abcUruguayan Air Force, Fuerza Aérea Uruguaya in Scramble.
^abc(ES) Los Pioneros, su Fuerza Aérea Uruguaya, http://www.fau.com.uy/. URL consultato il 23 maggio 2010 (archiviato dall'url originale il 3 aprile 2010).