L'archivio dell'architetto Franco Purini[2], comprendente la documentazione relativa ai progetti realizzati in gran parte in collaborazione con Laura Thermes, dichiarato di notevole interesse storico dalla Soprintendenza Archivistica per il Lazio il 26 marzo 2003, è conservato presso il produttore.
Progetto per la ricostruzione di un isolato a Castelvetrano (1980), nell'ambito del seminario di progettazione "Belice '80" (con Edoardo Barbera, Angelo De Paolis, Vittorio Bitto e altri)
Progetto per una residenza universitaria in area Papareschi (2004, progetto - in corso di realizzazione)
Complesso Parrocchiale San Giovanni Battista a Lecce (2004, progetto - in corso di realizzazione).
Progetto Eurosky
Il progetto Eurosky, in corso di realizzazione, prevede la costruzione di un insieme articolato di edifici ad uso abitativo, commerciale e pubblico, organizzato in due tipologie morfologiche differenti: la torri e la piastra urbana. L'intero complesso verrà realizzata nel contesto dell'Europarco Castellaccio, al margine meridionale dell'EUR, nel quadrante sud della capitale, e sarà una delle diciotto nuove "centralità metropolitane" previste nel Piano Regolatore Generale di Roma vigente dal 14 marzo 2008.
A Franco Purini è stato affidato il masterplan dell'intera area più il progetto di una delle due torri previste (Eurosky), mentre lo studio Transit ha realizzato il progetto dell'altra torre (Torre Europarco).
La piastra è costituita da un centro commerciale Euroma 2 (il centro commerciale più grande d'Europa) ed edifici privati e pubblici per uffici (Ministero della Salute, Procter & Gamble).
Sia l'edificio di Purini che quello dello studio Transit costituiranno una sfida "tipologica" per la città di Roma, che da sempre si misura con uno sviluppo a macchia di leopardo sul territorio costituito quasi esclusivamente da intensivi o palazzine che raramente superano i 40 metri di altezza, tuttavia Eurosky costituirà un'esperienza importante dal punto di vista culturale come ulteriore prodotto di un esponente di primo piano della scuola romana (e quindi della scuola italiana) che ha visto le sue evoluzioni teoriche dapprima nel primo dopoguerra con l'affermarsi del razionalismo, nell'esperienza del Fascismo e soprattutto dell'E42 (ambiente nel quale "nasce" Eurosky), passando per il "neorealismo" architettonico degli anni cinquanta, culminando nelle esperienze del movimento moderno tra gli anni sessanta e la fine degli anni settanta, e terminando nel postmoderno degli anni ottanta.
Nello specifico, la torre Eurosky ideata da Purini si ispira alle torri d'avvistamento medioevali che punteggiano la periferia della capitale. Raggiungerà i 155 metri di altezza (grazie ad un'antenna installata sul tetto, che è invece posto a circa 120 m), diventando il grattacielo più alto di Roma e l'edificio residenziale più alto d'Italia. Nei suoi 28 piani comprenderà appartamenti, uffici, negozi, ristoranti, bar, sale espositive e cinque livelli destinati a locali tecnici; sorgerà di fronte ad una grande piazza. La torre sarà articolata in due prismi verticali di calcestruzzo e acciaio e rivestiti in granito, collegati da ponti aerei.
In cima all'edificio troveranno posto una pista d'atterraggio per elicotteri, che si proietterà a sbalzo nel vuoto, e una grande parete fotovoltaica.
La Torre Europarco raggiungerà i 120 m di altezza, sarà articolata in un unico prisma con rivestimento in cristallo e sarà interamente destinata ad ospitare uffici.
L'intero complesso ad oggi vede la realizzazione del centro commerciale EUROMA 2, gran parte degli uffici privati e degli uffici ministeriali. Entrambe le torri sono in avanzata fase di realizzazione. Il loro completamento è pertanto previsto per il 2011.[3]
Pubblicazioni
Belice: la ricostruzione interminabile in Parametro m. 251, maggio-giugno 2004
M.D. Morelli, Trentacinque domande a Franco Purini e Laura Thermes, Clean, Napoli 1998.
Francesco Moschini - G. Neri (a cura di), Dal Progetto. Scritti teorici di Franco Purini 1966-1991, Edizioni Kappa, Roma 1992.
Francesco Moschini, saggio, in P. Scaglione (a cura di), Franco Purini e Laura Thermes. Modelli di architettura. Architetture modellistiche, Arti Grafiche Aquilane 1988.
Francesco Moschini, Franco Purini: il progetto interminabile, in «Domus», n. 656, 1984.
Francesco Moschini, Storie di case. Casa del Farmacista a Gibellina, in «Domus» n. 625, 1982.
P. Nicolin, Una via porticata, Franco Purini e Laura Thermes a Gibellina, in «Lotus» n. 69.
M. Petranzan - G. Neri, Franco Purini. La città uguale. Scritti scelti sulla città e il progetto urbano dal 1966 al 2004, Il Poligrafo, 2005.
G. Polin, Intervista a Ludovico Quaroni, Franco Purini e Francesco Moschini. Progettare per costruire: alcuni giovani architetti romani, in «Casabella», n. 501, aprile 1984.
A. Saggio, "Franco Purini. Fra futurismo e metafisica", in «Costruire», n. 131, aprile 1994, pp. 124–128.
L. Thermes (a cura di), Un progetto per Lanciano. Franco Purini, Giovanni Rebecchini, Laura Thermes, A.A.M. Architettura Arte Moderna, Roma 1982.
Cappella di Sant'Antonio da Padova a Poggioreale, in «Casabella», n. 552, dicembre 1988, p. 36.
Le nuove piazze di Gibellina, in Almanacco Electa della architettura italiana, Electa, Milano 1991, pp. 86–89.
Cinque piazze a Gibellina e piano particolareggiato 1982-1986, in «Casabella», n. 597-598, gen-feb 1991, p. 80.
Casa del Farmacista a Gibellina, un cantiere nel sud, in «Lotus», n. 40, p. 80.
Fermata d'autobus a Poggioreale, in Almanacco Electa della architettura italiana, Electa, Milano 1991, pp. 77–79.
Belice: laboratori di Progettazione, XVI Triennale di Milano, Milano, 1982