Festival di cinema africano di Verona
Il Festival di cinema africano di Verona è un festival cinematografico internazionale dedicato al continente africano, fondato nel 1981 dalla rivista Nigrizia dei Missionari comboniani e il Centro missionario diocesano[1], e in seguito promosso e gestito dal Comitato Festival del cinema africano (Centro missionario diocesano, Fondazione Nigrizia onlus, Progettomondo MLAL[2] e LVIA-Associazione Internazionale Volontari Laici[3]). È considerato il più antico festival europeo dedicato esclusivamente al cinema africano[4][1]. StoriaUna rassegna dedicata all'Africa era stata già promossa dal comune di Verona a partire dal 1970 all'interno della Settimana cinematografica internazionale[5]. Gli eventi ideati da Nigrizia e dal Centro missionario diocesano nascono dal desiderio di costituire uno spazio culturale attraverso il quale leggere la realtà del continente africano e delle diverse Afriche tramite il cinema. Dal 2007 il festival presenta un concorso con la consegna di premi selezionati da una giuria di registi e attori europei ed africani; vi è poi la consegna di premi da parte di studenti africani iscritti all'Università degli Studi di Verona[6][7]; una serie di premi decisi da una giuria di alcuni studenti delle scuole superiori veronesi; una giuria di giornalista della rivista Nigrizia con premi speciali. Il festival presenta lungometraggi, cortometraggi e documentari in concorso, più una serie di iniziative parallele[8][9][10]. Nell'edizione 2010 è stata presentata una selezione di film africani dagli anni ottanta ai primi del duemila per festeggiare i trent'anni di attività. Nel 2009 si è poi avuta la formazione del Comitato del Festival di Cinema Africano di cui fanno parte Nigrizia multimedia, il Progetto Mondo Mlal, il Centro Missionario Diocesano e CrescereInsieme onlus. Il festival collabora con il Festival del Cinema Africano, d'Asia e America Latina di Milano; il festival ImmaginAfrica di Padova e il Balafon Film Festival di Bari[11]; Festival Panafricain du Cinéma de Ouagadougou[12] in Burkina Faso e con lo Zanzibar International Film Festival[13]. In particolare una commissione del festival seleziona ogni anno un vincitore all'interno della rassegna del festival di Zanzibar da proiettare l'anno successivo nella settimana del festival veronese. Dal 2009 il festival contribuisce a WikiAfrica e adotta la licenza CC BY-SA su una selezione della sua documentazione[14]. Nel 2010 il festival festeggia la sua trentesima edizione con una pubblicazione, Camera Africa[15][16]. Nel 2021 il festival festeggia i 40 anni di attività[17][18]. Programma e sezioniPremi e giurieDirettoriEdizioniAlbo d'oro2007Nel 2007 il festival ha assegnato i seguenti premi.[19]
Africa Paradis, regia di Sylvestre Amoussou (Benin, Francia)
Indigènes, regia di Rachid Bouchareb (Francia, Marocco, Algeria, Belgio)
Il va pleuvoir sur Conakry, regia di Cheick Fantamady Camara (Guinea, Burkina Faso, Francia) 2008Nel 2008 il festival ha assegnato i seguenti premi.[20]
Malooned!, regia di Bob Nyanja (Kenya)
Terra sonâmbula, regia di Teresa Prata (Portogallo, Mozambico, Germania)
Shoot the Messenger, regia di Ngozi Onwurah (Regno Unito)
Iron Ladies of Liberia, regia di Daniel Junge e Siatta Scott-Johnson - documentario (Stati Uniti d'America)
Mokili, regia di Berni Goldblat (Burkina Faso) 2009Nel 2009 il festival ha assegnato i seguenti premi.[21]
Sheherazade, Tell Me a Story, di Yousry Nasrallah (Egitto)
Thembì, Kwezi, Chilie Bite e gli altri bambini di Izulu Lami
A Season of a Life, di Shemu Joyah (Malawi)
Via Anelli, di Marco Segato (Italia)
Sheherazade, Tell Me a Story, di Yousry Nasrallah (Egitto)
Izulu Lami, di Madoda Ncayiyiana (Sudafrica) 2010Nel 2009 il festival ha assegnato i seguenti premi.[22]
Un homme qui crie, di Mahamat-Saleh Haroun (Ciad, Francia, Belgio)
Un conte de faits, di Hichem Ben Ammar (Tunisia)
Un transport en commun, di Dyana Gaye (Senegal)
Soltanto il mare, di Dagmawi Yimer, Giulio Cederna e Fabrizio Barraco (Italia)
Themba, di Stefanie Sycholt (Germania, Sudafrica)
Pumzi, di Wanuri Kahiu (Kenya, Sudafrica)
Lezare, di Zelalem Woldemariam (Etiopia)
Un homme qui crie, di Mahamat-Saleh Haroun (Ciad, Francia, Belgio)
Soul Boy, di Hawa Essuman (Kenya) 2011Nel 2011 il festival ha assegnato i seguenti premi.[23]
Toghetherness Supreme, di Nathan Collet (Kenya)
Le voyage à Alger, di Abdelkrim Bahloul (Algeria)
Ithemba, di Errol Webber ed Elinor Burkett (Jamaica)
Garagouz, di Abdenour Zahzah (Algeria)
Be ya ka ye, di Cleophas Adrien Dioma e Alessandro Ceci (Italia)
Le due storie di Adamà, di Annamaria Gallone (Italia)
Black Gold: Struggle for the Niger Delta, di Jeta Amata (Nigeria)
Tamantashar yom, di Sherif Arafa, Kamla Abu Zikri, Marwan Hamed, Mohamed Ali, Sherif El Bendary, Khaled Marei, Mariam Abou Ouf, Ahmad Abdallah, Yousry Nasrallah, Ahmed Alaa (Egitto)
Creating the Blackness of Africa, di Ewanfoh Obehi Peter (Italia)
Black Gold: Struggle for the Niger Delta, di Jeta Amata (Nigeria) 2012Nel 2012 il festival ha assegnato i seguenti premi.[24]
La Pirogue, di Moussa Touré (Senegal)
Nairobi Half Life, di David Tosh Gitonga (Kenya)
Odd Number, di Marius Van Straaten (Sudafrica)
Saubresaut, di Leyla Bouzid (Tunisia)
Le perle di ritorno di Franco Basaglia (Italia)
The First Grader, di Justin Chadwick (Regno Unito, Stati Uniti d'America, Kenya)
Nairobi Half Life, di David Tosh Gitonga (Kenya) 2013Nel 2013 il festival ha assegnato i seguenti premi.[25]
Les Enfants de Troumaron, di Harrikrisna Anenden e Sharvan Anenden (Mauritius)
Espoir voyage, di Michel K. Zongo (Burkina Faso)
Land Rush, di Osvalde Lewat e Hugo Berkeley (Camerun, Mali, Regno Unito, Stati Uniti d'America)
Quand ils dorment, di Maryam Touzani (Marocco)
Adamt, di Zelalem Woldemariam (Etiopia)
Le monde est comme ça, di Fernand Melgar (Svizzera)
Adamt, di Zelalem Woldemariam (Etiopia)
Little One, di Darrell Roodt (Sudafrica)
Paris mon paradis, di Eléonore Yameogo (Francia)
Les Enfants de Troumaron, di Harrikrisna Anenden e Sharvan Anenden (Mauritius)
'[Androman, di Az Larabe Alaoui (Marocco)
Profumi d'Algeri (Parfums d'Alger), di Rachid Benhadj (Algeria) 2014Nel 2014 il festival ha assegnato i seguenti premi.[26]
Printemps Tunisien, di Raja Amari (Tunisia, Francia)
Des étoiles, di Dyana Gueye (Francia, Senegal)
Soko Sonko, di Ekwa Msangi-Omari (Kenya, Stati Uniti d'America)
Les Messagers, di Hélène Crouzillat e Laetitia Tura (Francia)
Aïssa, di Clement Trehin-Lalanne (Francia)
Des étoiles, di Dyana Gueye (Francia, Senegal)
O espinho da rosa, di Filipe Henriques (Guinea, Portogallo)
La Marche di Nabil Ben Yadir (Francia, Belgio) 2015Nel 2015 il festival ha assegnato i seguenti premi.[27]
Decor, di Ahmad Abdalla (Egitto)
Difret - Il coraggio per cambiare (Difret), di Zeresenay Berhane Mehari (Etiopia)
Kwaku, di Anthony Nti (Belgio)
Père, di Lotfi Achourt (Tunisia)
Luoghi comuni, di Angelo Loy (Italia)
Les jours d'avant, di Karim Moussaoui (Francia, Algeria)
Kwaku, di Anthony Nti (Belgio)
Madame Courage, di Merzak Allouache (Algeria, Francia, Emirati Arabi Uniti)
Morbayassa, di Cheick Fantamady Camara (Francia, Guinea)
Kanye Kanye, di Miklas Manneke
Felix, di Roberta Durrant (Sudafrica) 2016Nel 2016 il festival ha assegnato i seguenti premi.
Kanye Kanye di Milas Manneke.
Felix di Roberta Durrant (Sudafrica)
2017Nel 2017 il festival ha assegnato i seguenti premi.
A Place For Myself di Marie-Clémentine Dusabejambo (Ruanda)
Wallay di Berni Goldblat (Burkina Faso)
A Day For Women di Kamala Abouzekri (Egitto)
(ex aequo) tra Good Luck Algeria (Algeria) e Tant qu'on Vut (Senegal)[29]
The Bicycle Man (corto, Sudafrica)
The Lucky Spacials (Sudafrica) 2018Nel 2018 il festival ha assegnato i seguenti premi.
Bolbol (Tunisia)
Lyiana (Swaziland)
Timagad (Algeria)
Supa Modo (Kenya)
Debut Kinshasa ( Repubblica Democratica del Congo, Francia)
Beauty And The Dogs (Tunisia)[30] 2019Nel 2019 il festival ha assegnato i seguenti premi.
Brotherhood di Meryam Joobeur
Le Pastèques Du Cheikh di Kaouther Ben Hania (Tunisia, Francia)
Le Vie De Château di Modi Barry e Cédric Ido (Francia, Burkina Faso)
Yomeddine di Abu Bakr Shawq (Egitto)
Tangente di Rida Belghiat e Julie Jouve (Algeria, Francia)
Eyebrows
Hakkunde (Nigeria)
Supa Modo (Kenya)[31] 2020Nel 2020 il festival ha assegnato i seguenti premi.
Benzine di Sarra Abidi (Tunisia)
Yasmina (corto) di Claire Hélène Cahen e Ali Esmili (Francia)
Libero Michel Toesca (Francia)
Il Mondiale in piazza di Vito Palmieri (Italia) 2021Nel 2021 il festival ha assegnato i seguenti premi.
You Will Die At Twenty di Ajmad Abu Alala (Egitto)
Doah di Farzad Samsami (Marocco, Norvegia)
Le Bain di Anissa Daoud (Tunisia)
Tuk Tuk Mohamed Kemir (Egitto)[32]
Binti Frederike Migom (Belgio)
Binti Frederike Migom (Belgio)
Tuk Tuk, di Mohamed Kheidr (Egitto) Note
Bibliografia
Voci correlate
Collegamenti esterni
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