Festival delle rose 1966
La manifestazioneRispetto alle due edizioni precedenti, la terza è caratterizzata dalla massiccia presenza della musica beat e dalla protesta, che è evidente soprattutto in tre canzoni: C'era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones (cantata da Gianni Morandi), Mille chitarre contro la guerra (cantata da Carmen Villani) e Brennero '66 (quest'ultima canzone, però, viene presentata durante la rassegna con un altro titolo, Le campane del silenzio, per l'intervento della censura, che voleva evitare il riferimento esplicito agli episodi di terrorismo verificatisi in Sud Tirolo). Anche la canzone di Mauro Lusini subisce una censura, e gli interpreti devono sostituire la frase "Adesso è morto nel Vietnam" con "Adesso è morto, ta ta ta ta", sempre per evitare, durante la trasmissione televisiva, ogni riferimento all'attualità. Rispetto alle edizioni precedenti, nella terza vi è la novità della doppia esecuzione, già usata al Festival di Sanremo, per cui ogni canzone viene eseguita due volte da due artisti diversi. L'edizione di quest'anno è vinta dalla canzone "L'amore se ne va" (Morina - D'Ercole - Melfa) nella doppia esecuzione di Carmelo Pagano e Luisa Casali. Il premio della critica dei giornalisti viene assegnato ex aequo a Lucio Dalla e Carmelo Pagano. Le diciotto giurie sono dislocate in altrettante città, ed hanno 1080 voti a disposizione; gli organizzatori sono Angelo Faccenda e Maria Luisa Pisan. Elenco delle canzoni partecipantiIn grassetto le 14 canzoni finaliste
Classifica finale
Bibliografia
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