La linea della vettura fu opera della Carrozzeria Allemano, mentre la versione da strada derivata dalla 166 S, la 166 Inter, fu progettata da Carlo Anderloni, progettista capo della Carrozzeria Touring.
La Ferrari 166 versione competizione vinse la Mille Miglia nel 1948 e nel 1949, guidate rispettivamente da Clemente Biondetti e Giuseppe Navone[2], e l'anno successivo da Biondetti e Ettore Salani. Le vetture guidate furono rispettivamente la 166 S e la 166 MM. Alla guida di quest'ultima, nel 1949, Luigi Chinetti e Patrick Mitchell-Thompson vinsero la 24 Ore di Le Mans e, a bordo di una 166 S, Clemente Biondetti e Igor Troubetzkoy vinsero la Targa Florio[3]. Nello stesso anno una 166 MM vinse la 24 Ore di Spa con alla guida Luigi Chinetti e Jean Lucas, facendo della Ferrari 166 l'unica vettura a vincere tutte e tre le gare.