FernetIl fernet (AFI: /ferˈnɛt/[1][2]) è un liquore italiano della famiglia degli amari, molto alcolico, bevuto prevalentemente come digestivo o come aperitivo, a base di erbe aromatiche quali - ad esempio - china, rabarbaro e genziana.[3] StoriaIl dottor FernetNell'Ottocento furono commercializzate varie marche di fernet, ma è ignota l'origine del termine, dato che era già in uso in Italia in precedenza. Alla fine del Settecento è citata una ricetta[4] per il rimedio del dottor Fernet (o Fermet). Era indicato come un elisir di lunga vita inventato da un fantomatico medico svedese morto all'età di 104 anni per una caduta da cavallo; grazie al preparato il nonno del medico sarebbe morto all'età di 130 anni, la madre a 107 e il padre a 110.[4] Altre fonti ottocentesche indicano Vernet come possibile nome del medico svedese.[5] Successivamente il racconto legato al dottor Fernet subì una trasformazione e si legò a fatti più vicini nel tempo. «In Cannobio è tradizione di un chimico svedese Vernet o Fernet, che accorse volontario in Italia a combattere nella guerra dell'indipendenza 1848 e 1849, e rifugiatosi dopo il disastro di Novara a Cannobio in casa di Branca Ferdinando lasciò a questi in ricompensa della ricevuta ospitalità la ricetta di composizione di un liquore, che poi il figlio Vittore fabbricò col nome di Fernet.[6]» Il coleraA partire dalla metà dell'Ottocento venne commercializzato da diversi produttori di Milano e di Torino.[5] Nel 1863 iniziò la produzione in Milano della ditta Fratelli Branca come Fernet Branca.[7] Nel 1867, in occasione dell'epidemia del colera, il fernet divenne un noto rimedio.[8] Le pubblicità dell'epoca ne declamavano le virtù terapeutiche. «Il Fernet Branca estingue la sete, facilita la digestione, stimola l'appetito, guarisce le febbri intermittenti, il mal di capo, capogiri, mali nervosi, mal di fegato, spleen, mal di mare, nausee in genere. Esso è vermifugo-anticolerico» Anche il Fernet Campari, ideato da Gaspare Campari, si presentava con caratteristiche terapeutiche similari.[10] Nel 1893 il dottor Costantino Gorini dell'Università degli Studi di Pavia pubblicò uno studio sui diversi prodotti per la depurazione dell'acqua dal colera; i risultati mostravano l'inefficacia di rimedi comunemente utilizzati come il fernet.[11] «Sono assolutamente da rifiutarsi il Fernet Branca, il Ferro-china Bisleri e il Wermouth (sempre, lo ripeto, quando si tratti di usarli come correttivi di un'acqua sospetta). Sono raccomandabili invece l'anice, il mistrà e il tamarindo, mescolati all'acqua nella proporzione del 10% circa e lasciati in contatto con essa per 5-10 minuti.» Successivamente le varie marche di fernet pubblicizzarono il proprio prodotto principalmente come digestivo. La diffusione in ArgentinaL'utilizzo del fernet contro il mal di mare rese immancabili le sue bottiglie nelle traversate degli emigranti.[12] A partire dagli ultimi tre decenni dell'Ottocento fu notevolmente esportato in Argentina con marche Fernet Branca e Fernet De Vecchi.[13] Nel 1908 il Fernet Branca era una delle principali importazioni in Argentina ma venivano segnalate varie produzioni locali come il Fernet Manzoni e il Fernet Cavour, entrambi di Buenos Aires.[14] Note
Bibliografia
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