Farthing
Il farthing (termine inglese, pronuncia [ˈfɑːðɪŋ]), in italiano fardino, era una moneta pre-decimale britannica del valore di un quarto di penny. Il nome deriva da fourth part, cioè "quarta parte" e risale all'usanza di tagliare i penny d'argento in quattro parti per ottenere moneta spicciola. Queste monete vennero coniate in Inghilterra per la prima volta nel XIII secolo e continuarono ad essere utilizzate fino al 31 dicembre 1960, quando cessarono di avere corso legale. StoriaLe prime monete d'argento del valore di ¼ di penny furono coniate almeno sotto il regno di Enrico III (1216-1272), per divenire consistenti sotto Edoardo I (1272-1307). Si tratta di monete talmente sottili e leggere che, in epoca moderna, difficilmente vengono rilevate dai metal detector. Con il regno di Edoardo VI (1547-1553) furono coniati per l'ultima volta fardini d'argento. Nel corso degli anni, peso e diametro si erano progressivamente ridotti fino a divenire estremamente scomodi da utilizzare. Da allora cominciò a sentirsi la mancanza di moneta divisionale, ma la coniazione non riprese prima del 1613, per ordine di Giacomo I, che autorizzò John Harrington a produrre moneta divisionale. Questi pezzi, inizialmente del diametro di 12,25 millimetri, portavano al diritto una corona e due scettri ed, al rovescio, un'arpa sormontata da corona. I tondelli erano in rame bagnato di stagno finché venne predisposta un'emissione dal diametro maggiore (15 mm) e senza la placcatura in stagno. Alla morte di Lord Harrington, nel 1614, la patente di conio passò al Duca di Lennox, da cui il nome di Lennox farthing. Queste monete sono distinguibili dalle precedenti per la diversa disposizione della legenda IACO al diritto. Il diametro rimase fermo a 15 mm, ma con una forma tendente ad ovale. Morto anche Lord Lennox nel 1624, il diritto di battere moneta fu detenuto dalla vedova, le cui monete sono note come Richmond farthings poiché il re aveva investito il marito del titolo di Duca di Richmond. Carlo I concesse altre patenti, una delle quali a Lord Maltravers. Costui coniò monete caratterizzate da un doppio cerchio interno, utilizzando un procedimento piuttosto curioso: una lamina di rame veniva fatta scorrere tra due rulli recanti l'immagine da imprimere, quindi le monete venivano ritagliate. Il Fitzwilliam Museum di Cambridge conserva una di queste lastre intatte. I fardini ottenuti mediante questo sistema, però, erano troppo facilmente falsificabili e col tempo la gente smise di accettarli. Il disegno del rovescio perciò fu modificato, ponendovi una rosa (da cui il nome di Rose farthing) ed inserendo un piccolo tondello d'ottone al centro della moneta. Sotto il Commonwealth of England il fardino non venne coniato dalla Royal Mint, solo alcuni tokens furono prodotti privatamente o dalle città. Nel 1665 erano state prodotte le prime prove di fardini in rame, a nome di Carlo II, portanti al rovescio l'immagine della Britannia personificata. Fu però solo nel 1672 che la coniazione ebbe inizio, con metallo parzialmente importato dalla Svezia. Altre monete furono coniate nel 1675 e 1679. Nel 1684 la composizione dei tondelli fu modificata, rendendoli interamente in stagno, se non per un tondello centrale in rame. Queste monete si deterioravano facilmente e, spesso, a causa dello spazio ristretto non è visibile la data. La scelta dello stagno fu fatta per incoraggiarne l'industria, malgrado si deteriorasse velocemente. Malgrado le difficoltà, anche queste monete vennero falsificate in gran numero. Particolarmente rare sono le monete del 1685, coniate in piccolissimo numero a causa della scomparsa del sovrano. Fardini simili furono coniati sotto il regno congiunto di Guglielmo III e Maria II e fino al 1692, dopodiché si tornò a coniare fardini di rame. Anna coniò monete solamente nel 1714, l'anno della sua morte. Questi fardini recano l'immagine della regina al diritto e la Britannia al rovescio, iconografia che resterà pressoché immutata sino al 1936. Sono molto rare, secondo alcuni si tratta peraltro di monete di prova. Giorgio I coniò fardini nel 1717 e ogni anno dal 1719 al 1724, su tondelli più larghi. Il tipo è identico a quello dei fardini di Anna. Esistono diverse varianti riguardanti lo stile delle date e la grandezza delle lettere. Suo figlio Giorgio II coniò monete in quasi tutti gli anni dal 1730 al 1750; nel 1739 il conio di diritto fu modificato ponendovi un ritratto più maturo del sovrano. Nel 1741 e nel 1744 la legenda GEORGIUS fu sostituita da GEORGIVS. Sotto Giorgio III questa moneta fu coniata nel 1771, 1773, 1774 e 1775. Si conoscono delle prove datate 1797, prima che nel 1799 Matthew Boulton realizzasse un nuovo conio che, per la prima volta, riporta l'indicazione del valore al rovescio. Questa fu nuovamente tolta nel 1806-1807. Molti token privati da un fardino furono emessi tra il 1787 ed il 1797 e poi ancora nel 1811-1812, periodi di carenza nella coniazione ufficiale. Dal 1821 furono prodotti nuovi fardini a seguito del Great Recoinage, a nome di Giorgio IV. Il diametro era di 22 millimetri ed il peso di 4,72 grammi. Due diversi conii di rovescio furono utilizzati, con leggere varianti. Nel 1826 fu introdotto un nuovo disegno, opera di William Wyon, inoltre fu cambiato l'orientamento dell'asse. Anche per Guglielmo IV sono noti due tipi leggermente diversi. Fardini a nome di Vittoria furono emessi ogni anno dal 1838 al 1860, quindi ancora fino al 1869 in bronzo. Le vecchie monete in rame furono poste fuori corso il 31 dicembre 1869. Fu anche ridotto il diametro (20 millimetri) ed il peso (2,83 grammi). Nel 1895 venne cambiato il conio di diritto con un ritratto nuovo (Old Head) della sovrana. Suo figlio Edoardo VII produsse fardini ogni anno dal 1902 al 1910, per evitare che le monete appena coniate potessero essere confuse con la mezza sovrana d'oro, venivano scurite artificialmente nella zecca. Un simile procedimento fu adottato anche sotto il regno di Giorgio V, fino al 1918. Nel 1914 e nel 1926 furono apportate modifiche al conio di diritto. Le prove coniate per Edoardo VIII nel 1936 e disegnate da Harold Wilson Parker sostituirono la Britannia con uno scricciolo al rovescio. Questo disegno rimase fino alla demonetizzazione del fardino. Le uniche modifiche riguardano la legenda al diritto, dove viene eliminato il riferimento all'India nel 1948. Con Elisabetta II nel 1953 furono utilizzati due conî di diritto e due di rovescio, ottenendo quattro diverse varietà. La coniazione proseguì sino al 1956. Il 31 dicembre 1960 il fardino cessò di avere corso legale e venne ritirato dalla circolazione. Pezzi coniatiGiorgio IV
Guglielmo IV
Vittoria
Edoardo VII
Giorgio V
Giorgio VI
Elisabetta II
BibliografiaJames Mackay; John Mussel, Coin Price Guide to British coins, Axminster Devon, Token Publishing Ltd. Altri progetti
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