Era discendente di una nobile e antica famiglia romagnola - una di quelle dodici, racconta lui stesso, della famosa "Colonna dell'ospitalità" di Bertinoro[4] - ma nonostante il casato, « patì la miseria e la fame »[5] in quanto il padre faceva il suggeritore teatrale, cosa che lo portò ben presto a entrare in arte: il suo primo ingaggio avvenne infatti nel 1866, dunque a 15 anni, in una compagnia a Viadana che prese genitore e figlio insieme.
Nel 1873 sposò l'attrice Lina Marazzi, cugina di Angelo Diligenti, da cui ebbe due figli: Sandro ed Enrico, il quale diventerà illustratore, artista e autore di libri per ragazzi con lo pseudonimo di Yambo.
Nel 1900 fondò in Italia il primo teatro stabile, "Casa Goldoni", presso il Teatro Valle di Roma. Nel 1902 tornò a Bertinoro,[7] dove fra l'altro scrive l'autobiografia "Foglietti sparsi narranti la mia vita", opera che ebbe pubblicazione postuma a cura del figlio Enrico.
Foglietti sparsi narranti la mia vita (a cura di Yambo), Arnoldo Mondadori, Roma, 1919.
La memoria
A Ermete Novelli sono dedicate strade in molte città d'Italia, da Roma a Bologna a Milano (una piazza); nella sua terra d'origine gli è stato intitolato il teatro comunale di Rimini, che lui stesso per qualche anno aveva gestito; a Bertinoro, dove scrisse la propria autobiografia e dove aveva costruìto un teatro distrutto dai bombardamenti nella Seconda Guerra Mondiale, di fronte alla sua casa nella piazza a lui dedicata, un'erma lo ricorda ai passanti[7], mentre alcuni dei suoi cimeli sono conservati nel palazzo municipale.
Premio Ermete Novelli
Nel 2002 a Bertinoro è stato fondato dal maestro Leonardo Bragaglia e dall'editore Paolo Emilio Persiani il Premio Ermete Novelli[14], che con cadenza biennale viene consegnato come riconoscimento alla carriera di grandi attori che abbiano battuto un repertorio simile a quello di Novelli o che gli si siano avvicinati per altri meriti artistici.