Dopo la laurea con lode in giurisprudenza, conseguita nel 1958 presso l'’Università di Bari,[1] è stato docente di Diritto Amministrativo presso la stessa Università.
Politicamente vicino alla Democrazia Cristiana fu eletto consigliere comunale e poi, nel 1990, sindaco di Bari.[2]
In tale veste, l'8 agosto 1991 si trovò a gestire lo sbarco dei circa 20.000 profughi albanesi arrivati al porto di Bari con la nave Vlora, in un frangente in cui i principali esponenti delle istituzioni sul territorio baresi erano in vacanza. In quell'occasione pronunciò la frase, divenuta poi celebre: "Sono persone, persone disperate. Non possono essere rispedite indietro, noi siamo la loro unica speranza". Per aver criticato la linea del Governo in quel frangente venne etichettato come "cretino" dal presidente della RepubblicaFrancesco Cossiga.[2]
Il 15 settembre 1996 gli è stato dedicato un busto in bronzo presso la Sala del Consiglio Comunale di Bari.[3]
Nel 2019 gli è stata dedicata una scultura pubblica collocata sul lungomare IX Maggio di Bari nel quartiere San Girolamo.[4] La scultura dal titolo "Sono Persone 8.8.1991" di Jasmine Pignatelli riporta, tradotta in codice morse, la famosa frase pronunciata da Enrico Dalfino in occasione dello sbarco degli albanesi.