DrizzaNella terminologia nautica e in particolare in quella della vela la drizza è una cima o cavo in fibra naturale, sintetica o metallica, utilizzato per issare una vela, o una bandiera, o un albero orizzontale (pennone). Nella maggioranza dei casi quando il termine è utilizzato senza ulteriori specificazioni ci si riferisce ai cavi per issare una vela. Nel caso sia presente più di una vela, per indicare a quale vela ci si riferisce viene specificato il nome della vela (per cui si parla, ad esempio, della drizza della randa o della drizza del fiocco). Le drizze fanno parte delle manovre correnti. A differenza delle scotte, vengono regolate meno di frequente, tuttavia il loro uso non è limitato ai soli momenti in cui si issa o si ammaina (abbassa) una vela, ma può risultare necessario modificare la regolazione di una drizza anche quando non si cambia una vela (ad esempio perché è cambiato di molto il vento o perché si è cambiato di molto l'andatura). Normalmente per le drizze si utilizzano cavi più robusti rispetto alle scotte in quanto lo sforzo da sostenere è maggiore. Anche i sistemi di aggancio sono più robusti e spesso, dato che tanto le drizze vengono manovrate più raramente che le scotte, i sistemi di aggancio delle drizze richiedono più tempo per il fissaggio e la rimozione della drizza a favore di una maggiore robustezza e solidità.
MaterialiLe drizze, come la maggior parte delle manovre correnti, erano un tempo fatte di fibre naturali come la canapa oppure la cosiddetta canapa di Manila. Nei tempi recenti l'utilizzo di fibre naturali è drasticamente calato e si utilizzano molto spesso drizze fatte di fibre sintetiche (in particolare poliestere), ma si possono trovare anche di acciaio inossidabile, o di acciaio galvanizzato, su alcune vecchie barche, o in fibra di carbonio, o kevlar, di peso leggero, sulle barche da regata. FissaggioUna drizza può essere fissata con diversi modi alla parte alta di una vela triangolare. I metodi più comunemente utilizzati sono i seguenti:
L'altra estremità della drizza è attaccata all'albero, vicino al piede dell'albero, tramite una galloccia. In molte regioni è convenzione di legare la drizza della randa (o della vela principale) sul lato destro dell'albero e quella del fiocco sul lato sinistro. Questo permette un più rapido accesso alle cime in situazioni in cui la rapidità è un fattore critico. Saltare sulla drizzaSaltare sulla drizza è una tecnica utilizzata per issare velocemente una grande vela con uno scarso numero di membri dell'equipaggio che lavorano simultaneamente all'operazione. La persona che salta sta vicino al boma, prende con le mani la drizza più in alto che può (facendo anche dei salti per arrivare più in alto) e tira giù la drizza più in fretta possibile, utilizzando anche il peso del suo corpo per scendere. Mentre questo membro dell'equipaggio effettua il successivo slancio verso l'alto, un secondo membro dell'equipaggio si occupa della coda oppure prende il pezzo di cima che si è venuto a creare in basso e lo mette su un winch ossia un verricello. Quando non è più possibile tirare verso il basso la drizza semplicemente con il peso della persona appesa alla drizza, la persona più in avanti deve tirare il cavo lateralmente e la persona in coda deve occuparsi del cavo che si viene a creare. Collegamenti esterni
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