Dragomanni
I Dragomanni sono un'antica famiglia toscana, originaria di Castiglion Fiorentino nell'Aretino. Storia familiareSecondo Giovanni Battista Crollalanza[1], la famiglia si era originata da un barone tedesco di nome Rodolfo, calato in Italia nel 963, ma è documentata solo a partire da un Bonetto nell'XI secolo. In ogni caso è attestata nel 1040 come famiglia feudale dei dintorni di Arezzo, proprietari dei castelli di Montecchio-Vesponi, Policiano e Vitiano presso Castiglion Fiorentino. A quei tempi la famiglia veniva chiamata anche da Vitiano o Dragondelli. Nel Comune libero di Arezzo fecero parte del patriziato, come baroni, ed ebbero incarichi come priori e gonfalonieri. Suoi membri furono cavalieri di Santiago e cavalieri di Santo Stefano. Ridolfo Dragomanni fu protonotaro apostolico per Clemente VIII, e Gioia di Matteo comandò le milizie di Firenze; un altro Gioia fu vescovo di Montepeloso e poi di Pienza. Imparentatisi con le principali famiglie nobili toscane, con palazzi a Castiglion Fiorentino, Arezzo, Firenze e Pisa, i Dragomanni mantennero e accrebbero nel tempo prestigio e ricchezze, tanto che nel XVII secolo Eugenio Gamurrini definì la famiglia tra le più cospicue della Toscana[2]. Patrocinarono altari nel Duomo di Castiglion Fiorentino e in San Domenico ad Arezzo. Nel XVIII il ramo principale si estinse e confluì nei Beroardi, altra nobile famiglia aretina che assunse da allora uno stemma partito delle due famiglie. NoteBibliografia
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