Dopo essere stata ammessa al Barnard College, le fu negato l'ingresso a causa della regola dell'istituto che permetteva la frequentazione solo di due studenti afroamericani all'anno.[1][2][3]
La Height proseguì comunque gli studi alla New York University, laureandosi in psicologia educativa.[2][3]
Qualche tempo dopo cominciò la sua carriera di attivista: entrò infatti a far parte del National Council of Negro Women, un'organizzazione che richiedeva trattamenti uguali per le donne bianche e le donne nere. Nel 1957 ne fu nominata presidente e mantenne la posizione fino al 1997.[1][2]
Nel corso degli anni molte personalità influenti si rivolsero a lei, e fra di loro si ricorda la First LadyEleanor Roosevelt.[4]
La Height lottò molto per le sue idee di uguaglianza, chiedendo ad Eisenhower di desegregare le scuole[5]
e a Johnson di assegnare alle donne afroamericane posizioni di rilievo nel governo.[6]
«È una donna di grande realizzazione. È stata amica di first ladies come Eleanor Roosevelt, Hillary Rodham Clinton. Ha conosciuto tutti i presidenti da Dwight David Eisenhower. Ha detto a tutti i presidenti che cosa pensa da Dwight David Eisenhower. La verità della questione è, era il gigante del movimento per i diritti civili.[9]» — 6 dicembre 2003[1][4]