Domus Cilonis

Domus Cilonis
Civiltàromana
Utilizzodomus
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Scavi
Date scaviXIX secolo
Amministrazione
EnteP
Visitabile
Mappa di localizzazione
Map

La Domus Cilonis era l'abitazione di Lucio Fabio Cilone, praefectus urbi nel 203 d.C. e console nel 204, che gli fu donata dall'imperatore Settimio Severo, suo intimo amico.

Descrizione

La domus che si trovava sul Piccolo Aventino, nella XII regione augustea, fu scoperta nel XIX secolo dall'archeologo Carlo Ludovico Visconti,[1] o dal suo più noto allievo Rodolfo Lanciani.[2]

Parte della dimora fu inglobata nella basilica di Santa Balbina all'Aventino. L'edificio, menzionato nei Cataloghi regionari[3], è stato identificato sulla base di un frammento, perduto, della pianta marmorea di Roma severiana[4] e di un'iscrizione su un tubo di piombo, rinvenuta presso la basilica di Santa Balbina[5].

Si conservano resti notevoli delle sostruzioni, antecedenti alla proprietà di Cilone, lungo la via che sale al monastero e sotto di esso. La chiesa stessa fu ricavata da una grande sala rettangolare della dimora.[3]

Note

  1. ^ (EN) PIETRO ERCOLE VISCONTI (1802-1880) and CARLO LODOVICO VISCONTI (1818-1894), su ostia-antica.org. URL consultato il 5 gennaio 2025.
  2. ^ Domus di Fabio Cilone, su info.roma.it. URL consultato il 5 gennaio 2025.
  3. ^ a b (EN) Samuel Ball Platner, A Topographical Dictionary of Ancient Rome, Oxford University Press, 1929, p. 176. URL consultato il 5 gennaio 2025.
  4. ^ Frammento Stanford #3A, lastra X-7, in Stanford Digital Forma Urbis Romae Project (archiviato dall'url originale il 23 novembre 2015).
  5. ^ CIL XV, 7447.

Bibliografia

  • Samuel Ball Platner (completato e rivisto da Thomas Ashby), A Topographical Dictionary of Ancient Rome, Oxford University Press, Londra, 1929, p. 176.

Voci correlate