Dominique Rolin nasce a Bruxelles il 22 maggio 1913[1] in una famiglia di letterati (padre direttore della biblioteca del ministero della giustizia e madre professoressa figlia dello scrittore Léon Cladel)[2].
Dopo il divorzio dei genitori (esperienza che influenzerà la sua produzione letteraria), compie studi da bibliotecaria[3] prima di esordire nel 1932 con il romanzo breve Repas de famille, ma ottiene una certa notorietà solo dieci anni dopo con il romanzo Marais, accolto favorevolmente da Max Jacob e Jean Cocteau[4].
Nel 1937 sposa il poeta Hubert Mottart[5] dal quale ha una figlia, Christine, ma i due si separano pochi anni dopo[6].
Lasciato definitivamente il Belgio per la Francia nel 1946, si trasferisce a Parigi dove lavora alla rivista "Nouvelles littéraires" e sposa nel 1955 il pittore e scultore Bernard Milleret che muore due anni dopo[7].
Celebre anche per la relazione extraconiugale con lo scrittore Philippe Sollers[10], muore a Parigi il 15 maggio 2012 una settimana prima del compimento dei 99 anni[11].
Opere
Repas de famille (1932)
Les Pieds d’argile (1935)
La Peur (1936)
Marais (1942)
Anne la bien-aimée (1944)
Les deux sœurs (1946)
Moi qui ne suis qu'amour (1948)
La morte in festa (Le Souffle, 1952), Milano, Marvimo, 1953 traduzione di Pino Mensi
Les Quatre coins (1954)
Le Gardien (1955)
Artémis (1958)
Le Lit (1960)
Maintenant (1967)
Carnet de Cannes (1967)
Le Corps (1969)
Les Éclairs (1971)
Lettre au vieil homme (1973)
L'arrabbiato (L'Enragé, 1978), Rimini, Panozzo, 1992 traduzione di Elena Ricci
L'Infini chez soi (1980)
L'Enfant-roi (1986)
Trent'anni di folle amore (Trente ans d’amour fou, 1988), Palermo, ILA Palma - Roma, Edizioni associate, 1996 traduzione di Denise Jacobs ISBN 88-7704-222-2.