Mappa della Jazira (Alta Mesopotamia ), con le sue province, in epoca medievale
Diyār Rabīʿa (in arabo ﺩﻳﺎﺭ ﺭﺑﻴﻌـة ? , "Sedi dei Rabīʿa ") è stato in età medievale il nome arabo della regione più orientale e più estesa delle tre province della Jazira (Alta Mesopotamia ), costituite anche dal Diyar Bakr e dal Diyar Mudar .
Secondo al-Baladhuri , tutte e tre le province dovevano il loro nome al fatto che in esse - all'epoca del Califfo omayyade Mu'awiya ibn Abi Sufyan - si erano insediati i gruppi arabi tribali dei Banu Bakr , dei B. Rabīʿa e dei B. Muḍar , sottogruppo quest'ultimo dei B. Rabīʿa.
Il Diyār Rabīʿa comprende il corso superiore del fiume Khabur e quello dei suoi tributari, cioè le regioni di Tur Abdin e Beth Arabaye , come pure entrambe le sponde del fiume Tigri dalle prossimità di Jazirat ibn Umar a nord ai confini con l'Iraq nell'area di Tikrit a sud, incluso il corso inferiore del Grande Zab e del Piccolo Zab . La città principale della provincia è Mosul (in Lingua araba Mawṣil ), Balad , Jazīrat ibn ʿUmar, al-Sinn , Barqa'id , Sinjar , Nasibin , Mardin e Raʾs al-ʿAyn .
La regione fu devastata dai Carmati in età omayyade e abbaside . A metà del X secolo cadde sotto il controllo della dinastia indigenza degli Hamdanidi , con base a Mosul. L'Emirato hamdanide cessò con la conquista buwayhide nel 980 e la provincia passò sotto il potere degli Uqaylidi , che lo mantennero fino alla conquista selgiuchide della fine dell'XI secolo .
Bibliografia
Marius Canard e Claude Cahen , «Diyār Bakr» , in The Encyclopedia of Islam , New Edition, Volume II: C–G , Leiden and New York , Brill, 1991, pp. 343–345, ISBN 90-04-07026-5 .
Marius Canard e Claude Cahen , «Diyār Rabīʿa» , in The Encyclopedia of Islam , New Edition, Volume II: C–G , Leiden and New York , Brill, 1991, pp. 348–349, ISBN 90-04-07026-5 .