La discografia dei Beatles, gruppo musicalebritannico in attività dal 1960 al 1970, si basa sulle edizioni inglesi degli album i quali, in altri Paesi, spesso venivano modificati e pubblicati con titoli diversi, specialmente negli Stati Uniti d'America; i primi quattro album furono pubblicati in mono, e fino al 2009 anche i CD da essi ricavati sono monofonici. Tutti i dischi fino a Magical Mystery Tour uscirono su etichetta Parlophone. Dal White Album del 1968 in poi uscirono su etichetta Apple, di proprietà degli stessi Beatles, distribuita dalla EMI.
Alcune canzoni sono uscite inizialmente solo su singolo ma successivamente la EMI le ha rese disponibili su alcune raccolte[senza fonte]. La discografia inglese degli LP del gruppo, insieme alle raccolte 1962-1966 (noto come The Red Album), 1967-1970 (noto come The Blue Album), Past Masters, Volume One e Past Masters, Volume Two, comprendono tutte le canzoni pubblicate dai Beatles.
Il 9 settembre 2009 l'intero catalogo del gruppo è stato riproposto in versione CD in seguito a un processo di rimasterizzazione digitale durato quattro anni[1]; le edizioni stereo di tutti gli undici album originali della discografia inglese insieme a Magical Mystery Tour (doppio EP in origine) e il doppio CD dei Past Masters sono stati riproposti sia individualmente sia in cofanetto. Una seconda raccolta comprende tutte le tracce mono[2].
Nel 1961 venne pubblicato in Germania il primo singolo nel quale compare il gruppo, My Bonnie/The Saints, dalla Polydor, il quale è un disco di Tony Sheridan accompagnato dai Beatles indicati però come "The Beat Brothers". I singoli successivi originariamente pubblicati furono monofonici fino a Get Back; The Ballad of John & Yoko fu il primo singolo in versione stereo. Tutti i singoli fino a Lady Madonna uscirono su etichetta Parlophone e, da Hey Jude in poi uscirono su etichetta Apple Records, di proprietà degli stessi Beatles, distribuita dalla EMI.
Gli EP pubblicati nel Regno Unito contenevano brani già pubblicati come singoli o su album eccetto Long Tall Sally e il doppio EP Magical Mystery Tour. L'EP Baby It's You (1995) contiene versioni live di brani registrati alla BBC e solamente la title track era già stata pubblicata; Free as a Bird (1995) e Real Love (1996) hanno alcuni brani inediti che in seguito verranno pubblicati nella collana Anthology.
2006 - Love (missaggi alternativi di canzoni dei Beatles creati appositamente per uno spettacolo del Cirque du Soleil)
Album dal vivo
1977 - Live! at the Star-Club in Hamburg, Germany; 1962 (Un concerto ad Amburgo, inizialmente un bootleg, con l'acquisizione dei diritti da parte dei Beatles, è diventato un album ufficiale. Contiene 27 canzoni registrate mediante un magnetofono da Kingsize Taylor, cantante dei Dominoes di Liverpool che si esibivano negli stessi giorni ad Amburgo. I nastri furono acquistati da un ex manager dei Beatles, Allan Williams, dopo lo scioglimento del gruppo e pubblicati dalla RCA. La qualità del disco è quindi pari a un bootleg.)
1977 - The Beatles at the Hollywood Bowl (è stato registrato in tre concerti differenti dei Beatles all'Hollywood Bowl, e pubblicato per contrastare l'uscita del live ad Amburgo[senza fonte]).
1994 - Live at the BBC (69 brani registrati dal vivo per vari show della BBC. Unico documento ufficiale dal vivo, escludendo i brani di Let It Be - Un giorno con i Beatles; contiene alcune canzoni scritte ed eseguite solo qui, prima di essere cedute ad altri artisti.)
The Beatles at the Shea Stadium - 1965: Il 15 agosto 1965 i Beatles si esibirono a New York davanti a 55.600 spettatori. L'evento fu ripreso in un documentario televisivo di 48 minuti. Esistono due bootleg con questo titolo, uno quali però contiene invece sei brani registrati in un'altra occasione all'Hollywood Bowl.[senza fonte]
Discografia in altri Paesi
In vari paesi, soprattutto negli Stati Uniti, vennero pubblicati album di inediti e raccolte con significative differenze dalla discografia originale britannica del gruppo.
Stati Uniti d'America
Negli Stati Uniti d'America gli album vennero pubblicati con scalette e titoli differenti fino a Revolver; vennero anche pubblicate delle compilation non pubblicate nel Regno Unito. Queste differenze sono dovute al fatto che, fino a oltre la metà degli anni sessanta, il mercato statunitense prevedeva album composti da dieci o dodici tracce e la Capitol Records, licenziataria per il mercato USA dei Beatles, si adeguava a questo escludendo alcune fra le quattordici tracce che generalmente formavano un LP britannico[7] e realizzando poi con le tracce scartate dei nuovi album. Questo ha determinato fino alla pubblicazione di Revolver (1966) la non corrispondenza fra la discografia americana e quella britannica; inoltre L'EP inglese Magical Mystery Tour uscì negli Stati Uniti d'America come long playing aggiungendo brani già pubblicati su singolo nel Regno Unito (tale versione è alla base dell'edizione su compact disc). Anche la discografia dei 45 giri è molto differente da quella originale britannica.
Album in studio
Quella che segue è la discografia dei long playing dei Beatles pubblicata in USA che presenta differenze rispetto a quella inglese. Da Revolver in poi la discografia degli LP di materiale inedito coincide con quella inglese e pertanto qui non viene indicata. Gli album contrassegnati con ± sono quelli che non sono mai stati pubblicati come CD.
1965 - Beatles VI (tracce estratte da Beatles for Sale, Help!, dagli ultimi singoli e due brani pubblicati solamente per il mercato americano: Bad Boy e Dizzy Miss Lizzy, ambedue di Larry Williams)
In Italia le emissioni discografiche dei Beatles furono curate dalla Parlophon e distribuite dalla Carisch, e differiscono da quelle inglesi sia per i titoli degli album che per gli abbinamenti delle canzoni dei 45 giri, oltre che per le copertine; The Beatles in Italy è invece un album pubblicato solo in Italia in occasione del tour del complesso, e per questo motivo molto ricercato dai collezionisti internazionali.
Dopo il successo dei primi 45 giri, la Bluebell, distributrice in Italia dell'etichetta statunitense Vee Jay Records, pubblicò due 45 giri di cui la casa americana aveva ottenuto la licenza per gli Stati Uniti, ma la diffusione di essi fu ostacolata dalla Parlophon, che deteneva i diritti per l'Italia, e dalla Carisch che la distribuiva.
Con il passaggio alla Apple, le differenze tra le emissioni in parte si ridurranno, anche se l'etichetta continuerà, in Italia, la numerazione di catalogo della Parlophon; inoltre il catalogo della Parlophon passò, con la fusione delle varie case discografiche originali nella EMI Italiana, a quest'ultima etichetta, che ha ripubblicato quindi i dischi dei Beatles uniformandosi alle uscite inglesi.
Alla fine del 1963, con la pubblicazione dei primi 45 giri Italia, le prime recensioni curiosamente paragonarono i Beatles a degli imitatori di Peppino Di Capri e i suoi Rockers (ad esempio quella sul Radiocorriere TV)[24], non cogliendo quindi l'elemento di novità del gruppo.
Album in studio
I primi quattro album, pubblicati in mono su etichetta rossa, vennero in seguito ristampati in versione stereo con l'etichetta nera e la sigla del numero di catalogo preceduta da una S.
In Jugoslavia furono pubblicati tutti gli LP a partire da questo, comprendendo anche Hey Jude. Tutti vennero pubblicati sotto l'etichetta Parlophone/Jugoton[25].
^John Kimsey, The Beatles for sale and for keeps, in Kenneth Womack (a cura di), The Cambridge Companion to The Beatles, Cambridge University Press, Cambridge, 2009, pag. 233.