Diocesi di Potenza Picena
La diocesi di Potenza Picena (in latino: Dioecesis Potentina in Piceno) è una sede soppressa e sede titolare della Chiesa cattolica. StoriaLa città di Potentia nel Piceno, corrispondente all'odierna Porto Recanati[1], e da non confondere con il moderno comune di Potenza Picena[2], fu sede di un'antica diocesi documentata nel V secolo. Di questa diocesi si conosce con certezza il nome di un solo vescovo, Faustino, episcopus ecclesiae Potentinae, provinciae Piceni, che, assieme ai preti romani Filippo e Asello, fece parte della delegazione inviata, prima di dicembre 418, da papa Zosimo a Cartagine per discutere del caso del prete Apiario di Sicca Veneria, che era stato scomunicato dal suo vescovo e che aveva fatto appello al vescovo di Roma. La questione fu affrontata nel concilio di Cartagine dell'anno seguente, dove la presenza di Faustino è accertata nelle sessioni del 25 e del 30 maggio 419. Faustino fece parte di un'altra delegazione inviata da papa Celestino I a Cartagine, dopo il 422, per giudicare ancora dell'operato del prete Apiario, scomunicato una seconda volta.[3] È presumibile che un altro vescovo di Potenza nel Piceno sia menzionato nell'epistolario di papa Gelasio I (492-496). Infatti in una sua lettera, il pontefice incarica Geronzio, vescovo di Valva, di indagare sul vescovo di Potentia, il cui nome non è menzionato, accusato di appropriarsi di beni della sua Chiesa, e di riferire al pontefice i risultati della sua inchiesta.[4] La lettera di Gelasio I non specifica la provincia di appartenenza della sede di Potentia, ma dato il contesto e il suo destinatario, è probabile che si tratti della diocesi picena piuttosto che della sede omonima in Lucania, che, inoltre, nello stesso periodo era occupata dal vescovo Erculenzio.[5] Più problematica invece risulta l'attribuzione della sede di appartenenza di un altro vescovo di Potenza, menzionato con i nomi di Amanzio o Amando nei concili dell'epoca di papa Simmaco del 23 ottobre e del 6 novembre, attribuiti da Theodor Mommsen rispettivamente al 501 e al 502.[6] Allo stato attuale delle ricerche storiche, non si può stabilire con certezza a quale delle due sedi appartenesse questo vescovo, se alla diocesi picena o alla sede omonima di Potenza in Lucania.[7] La sede fu soppressa dopo il VI secolo, forse in seguito all'invasione longobarda,[8] e il suo territorio fu spartito fra le sedi di Fermo e di Umana.[9] Dal 1968 Potenza Picena è annoverata tra le sedi vescovili titolari della Chiesa cattolica; dal 2 febbraio 2022 l'arcivescovo, titolo personale, titolare è Jean-Sylvain Emien Mambé, nunzio apostolico in Mali e Guinea. CronotassiVescovi residenti
Vescovi titolari
Note
Bibliografia
Collegamenti esterni
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