Theodor Mommsen«Al più grande maestro vivente della scrittura storica, con speciale riferimento al suo maggior lavoro, La storia di Roma.» Christian Matthias Theodor Mommsen (Garding, 30 novembre 1817 – Charlottenburg, 1º novembre 1903) è stato uno storico, numismatico, giurista, epigrafista e filologo tedesco. È generalmente considerato il più grande classicista del XIX secolo. I suoi studi sulla storia romana e la storia del diritto romano sono ancora di importanza fondamentale nella ricerca contemporanea. A coronamento di una brillante carriera accademica e scientifica, e con esplicito rimando al suo trattato Storia di Roma, fu insignito del Premio Nobel per la letteratura nel 1902. BiografiaNato a Garding, Schleswig-Holstein, allora parte della monarchia danese, crebbe a Oldesloe e fece i suoi primi studi ad Altona. Mommsen studiò giurisprudenza a Kiel dal 1838 al 1843. Grazie a una borsa di studio, poté visitare la Francia e l'Italia per approfondire la storia classica. Durante la rivoluzione del 1848, Mommsen fu corrispondente a Rendsburg e divenne professore di legge nello stesso anno all'Università di Lipsia. A causa delle sue idee liberali dovette dimettersi nel 1851, ma già nel 1852 ottenne una cattedra in Diritto romano all'Università di Zurigo e poi, nel 1854, all'Università di Breslavia. Nel 1858 fu chiamato all'Accademia delle scienze di Berlino e divenne professore di storia romana all'Università di Berlino nel 1861, dove tenne lezioni fino al 1887. Ricevette alti riconoscimenti per i suoi successi scientifici: la medaglia Pour le Mérite nel 1868, la cittadinanza onoraria di Roma e il premio Nobel per la letteratura nel 1902 per l'opera maggiore Römische Geschichte (Storia di Roma). Mommsen e la moglie Marie (figlia dell'editore Karl Reimer di Lipsia) ebbero sedici figli, alcuni dei quali morirono in giovane età. Sua figlia Marie sposò l'insigne filologo classico Ulrich von Wilamowitz-Moellendorff. Due suoi nipoti, Hans e Wolfgang, furono eminenti storici tedeschi. Mommsen uomo politicoMommsen fu delegato al Landtag prussiano nel 1863-1866 e di nuovo nel 1873-1879 e delegato al Reichstag nel 1881-1884, inizialmente per il liberale Deutsche Fortschrittspartei (Partito progressista tedesco), più tardi per i Nationalliberalen e infine per i "Secessionisti". Era molto interessato ai problemi riguardanti le politiche scientifiche ed educative, tenendo posizioni nazionalistiche. Deluso dalla politica imperiale, al cui futuro guardava in modo pessimistico, alla fine raccomandò una collaborazione fra liberali e socialdemocratici; nel 1881 contrastò le politiche sociali di Bismarck, mentre nel 1879 aveva scritto un feroce pamphlet contro l'antisemitismo di Heinrich von Treitschke, che era fautore del cosiddetto Berliner Antisemitismusstreit. Attività accademicaGiurista di formazione e, inizialmente, anche di mestiere (iniziò la carriera accademica come docente di diritto), Mommsen dedicò le sue ricerche principalmente a tre campi:
Si occupò anche di epigrafia greca, ideando il progetto editoriale delle Inscriptiones Graecae, di storia economica di Roma antica e, nell'ultima parte della sua vita, riconobbe nell'allora nascente papirologia il futuro degli studi classici. Intellettualmente e scientificamente attivo fino all'ultimo dei suoi giorni, Mommsen pubblicò centinaia e centinaia di lavori (la bibliografia curata da Karl Zangemeister nel 1887 elencava già oltre mille titoli, che crebbero fino a oltre millecinquecento nell'aggiornamento di Emil Jacobs del 1905), dando un nuovo ordine allo studio della storia romana. Ha aperto la strada all'epigrafia, lo studio delle iscrizioni su pietra e legno. Se il suo lavoro più noto è l'incompleta Storia di Roma, il suo lavoro più rilevante è forse il Corpus Inscriptionum Latinarum, una collezione di iscrizioni romane alla cui raccolta contribuì l'Accademia delle Scienze di Berlino. Firmò l'edizione critica dei Digesta di Giustiniano nel primo volume dell'edizione del Corpus iuris civilis (1889) e l'edizione critica del Codex Theodosianus assieme a Paul Meyer (pubblicata postuma nel 1905; fu recensita da Paul Maas in Göttingische Gelehrte Anzeigen 168, 1906, pp. 641ss., e lo stemma codicum fu inserito a titolo esemplificativo nella Textkritik). Durante il periodo in cui fu segretario della "Classe Storico-Filologica" dell'Accademia di Berlino (1874-1895), Mommsen organizzò innumerevoli progetti scientifici, principalmente edizioni delle fonti originali. La passione con cui esercitò l'attività accademica discendeva "da una considerazione molto elevata dei doveri della formazione, ed è in fondo anche la caratteristica che consentiva agli ascoltatori (tra cui Weber, nei suoi anni giovanili) di stabilire senza troppe difficoltà quanto era da attribuire alla valutazione soggettiva del docente". Per converso, un accademico con un'idea tanto forte della funzione pedagogica talvolta lasciò "ai discenti il compito di distinguere fra differenti piani di discorso, senza un fermo impegno da parte sua a non confondere fatti e valori, a separare il dover essere dall'essere"[1]. Al di fuori dei campi di ricerca che l'hanno reso famoso, vale la pena ricordare l'edizione della Historia Ecclesiastica di Eusebio di Cesarea, nella traduzione di Tirannio Rufino, allestita per l'edizione curata da Eduard Schwartz nei Griechische Christliche Schriftsteller der ersten drei Jahrhunderte. Opere scientificheCome detto, la bibliografia di Mommsen è sterminata. L'indice delle sue opere è una vera e propria monografia, curata da Karl Zangemeister già nel 1887 e definitivamente aggiornata da Emil Jacobs nel 1905.[2] Il simbolo † posto tra parentesi tonde ( ) indica opere pubblicate postume.
A questi titoli si aggiungono più di 1 500 ulteriori studi e trattati. Corpus Inscriptionum LatinarumAll'inizio della sua carriera scientifica, Mommsen già prevedeva una collezione di tutte le iscrizioni latine antiche conosciute, quando pubblicò le iscrizioni del Reame di Napoli (1852). Egli ricevette ulteriore slancio da Bartolomeo Borghesi di San Marino. Il Corpus Inscriptionum Latinarum completo doveva essere costituito da sedici volumi, di cui quindici comparsi durante la vita di Mommsen, cinque curati da Mommsen stesso. Il principio di base dell'edizione (al contrario delle raccolte precedenti) fu il metodo dell'autopsia (che in greco significa letteralmente "vedere da sé"), poiché tutte le iscrizioni esistenti furono esaminate de visu e confrontate con l'originale. Ulteriori pubblicazioni e progetti di ricercaMommsen ha svolto un ruolo importante nella pubblicazione dei Monumenta Germaniae Historica, nell'edizione dei testi dei Padri della Chiesa, nell'allestimento del Griechisches Münzwerk, un progetto sulle monete greche ancora in corso. Promosse le ricerche sul Limes (il confine tra Impero romano e tribù germaniche) e innumerevoli altri progetti, tra i quali una raccolta epigrafica oggi conservata al Museo campano di Capua. Premi e onorificenze
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