Diocesi di Lisinia
La diocesi di Lisinia (in latino: Dioecesis Lysiniensis) è una sede soppressa del patriarcato di Costantinopoli e una sede titolare della Chiesa cattolica. StoriaLisinia, identificabile con Elmagik nell'odierna Turchia, è un'antica sede episcopale della provincia romana della Panfilia Seconda nella diocesi civile di Asia. Faceva parte del patriarcato di Costantinopoli ed era suffraganea dell'arcidiocesi di Perge. La diocesi è tuttavia assente nelle Notitiae Episcopatuum del patriarcato. Sono due i vescovi attribuiti a questa diocesi. Eugenio fece parte del gruppo di vescovi antiniceni che abbandonarono il concilio di Sardica (circa 343/344) e in un conciliabolo a Filippopoli firmarono un documento di contenuti ariani.[1] Diodoto intervenne al concilio di Calcedonia del 451 e sottoscrisse nel 458 la lettera dei vescovi della Panfilia Seconda all'imperatore Leone I dopo la morte del patriarca Proterio di Alessandria.[2] A questi vescovi, Michel Le Quien aggiunge il vescovo Apagamo che avrebbe preso parte, assieme ai vescovi della Pisidia, al primo concilio ecumenico celebrato a Nicea nel 325. Questo nome è tuttavia frutto di una variante delle tante liste latine, che Heinrich Gelzer ha ricostruito in Aranio di Limne.[3] Dal 1933 Lisinia è annoverata tra le sedi vescovili titolari della Chiesa cattolica; dal 13 gennaio 2024 il vescovo titolare è Justin Alexander Madathiparambil, vescovo ausiliare di Vijayapuram. CronotassiVescovi greciVescovi titolari
Note
Bibliografia
Collegamenti esterni
|