Diocesi di Fotice
La diocesi di Fotice (in latino Dioecesis Photicensis) è una sede soppressa e sede titolare della Chiesa cattolica. StoriaFotice, identificabile con le rovine nei pressi di Paramythia in Grecia,[1] è un'antica sede vescovile della provincia romana dell'Epirus Vetus nella diocesi civile di Macedonia. Come tutte le sedi episcopali della prefettura dell'Illirico, fino a metà circa dell'VIII secolo la diocesi di Fotice era parte del patriarcato di Roma; in seguito fu sottoposta al patriarcato di Costantinopoli. Inizialmente suffraganea dell'arcidiocesi di Nicopoli, tra il IX e il X secolo la sede è menzionata tra le diocesi suffraganee di Naupacto nella Notitia Episcopatuum attribuita all'imperatore Leone VI.[2] Nel tardo Medioevo divenne suffraganea di Giannina: in questo periodo la sede è conosciuta con il nome di Bella o Bela, località dove fu trasferito il titolo dell'antica Fotice.[3] A questa diocesi sono attribuiti quattro vescovi nel primo millennio cristiano. Giovanni partecipò al concilio di Calcedonia del 451. Diadoco, scrittore ecclesiastico e autore di opere di spiritualità antimonofisita, sottoscrisse nel 458 la lettera dei vescovi dell'Epirus Vetus all'imperatore Leone I dopo la morte di Proterio di Alessandria. Ilario sottoscrisse la relazione dei vescovi della provincia a papa Ormisda, riuniti nel 516 per giudicare l'elezione del metropolita Giovanni. Infine il nome del vescovo Costantino di Bela appare in un sigillo databile al X secolo. Dal XX secolo Fotice è annoverata tra le sedi vescovili titolari della Chiesa cattolica; dal 12 febbraio 2019 il vescovo titolare è Patrick Eluke, vescovo ausiliare di Port Harcourt. CronotassiVescovi greci
Vescovi titolari
Note
Bibliografia
Voci correlateCollegamenti esterni
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