Diocesi di Cartenna
La diocesi di Cartenna (in latino Dioecesis Cartennitana) è una sede soppressa e sede titolare della Chiesa cattolica. StoriaCartenna, corrispondente alla città di Ténès (provincia di Chlef) nell'odierna Algeria, è un'antica sede episcopale della provincia romana della Mauritania Cesariense. Diversi sono i vescovi conosciuti di questa diocesi africana. Il primo è il donatista Rogato, che diede origine alla corrente che da lui prese il nome di rogatismo; di lui parla Agostino d'Ippona.[1] Rogato si separò dalla Chiesa donatista dopo il regno dell'imperatore Giuliano (361-363) e fu durante la rivolta di Firmio, principe moro, contro i romani (circa 371-372) che si intensificò la repressione del movimento rogatista.[2] Rogato ebbe come successore Vincenzo, cui Agostino indirizzò una lettera,[3] datata al 407/408, e che sperava di veder ritornare nella Chiesa cattolica. Vincenzo morì prima di dicembre 419.[4] Alla sede di Cartenna, Mesnage assegna il vescovo Peregrino, menzionato in due lettere che Agostino scrisse a Alipio di Tagaste[5]; nella sua prosopografia, Mandouze ritiene che si tratti piuttosto di un vescovo di Tene.[6] Apparteneva certamente alla sede di Cartenna il vescovo Rustico il quale, assieme a Deuterio di Cesarea, Alipio di Tagaste, Possidio di Calama e Palladio di Tigava, fu chiamato il 20 settembre 418 a essere testimone del confronto tra Agostino e il donatista Emerito di Cesarea,[7] e di cui il primo ha lasciato una relazione nell'opera Atti del confronto con Emerito vescovo donatista.[8] Dopo Rustico è noto il vescovo Vittore, di cui parla Gennadio di Marsiglia nel suo De viris illustribus[9] come contemporaneo del re vandalo Genserico (verso il 450) e autore di diverse pubblicazioni e omelie.[10] Alcuni autori hanno voluto identificare questo vescovo con l'omonimo personaggio, che ebbe relazioni con Agostino, che fu un ex rogatista, seguace di Vincenzo, ma che poi si convertì al cattolicesimo e infine fatto vescovo di Cartenna.[11] Ultimo vescovo conosciuto di questa diocesi africana è Lucido, il cui nome appare al 50º posto nella lista dei vescovi della Mauritania Cesariense convocati a Cartagine dal re vandalo Unerico nel 484; Lucido, come tutti gli altri vescovi cattolici africani, fu condannato all'esilio.[12] Dal 1927 Cartenna è annoverata tra le sedi vescovili titolari della Chiesa cattolica; dal 30 agosto 1999 il vescovo titolare è Luigi Infanti della Mora, O.S.M., vicario apostolico di Aysén. CronotassiVescovi
Vescovi titolari
Note
Bibliografia
Collegamenti esterni
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