Dinaro jugoslavo è stato il nome collettivo della valuta ufficiali della ex Jugoslavia fino al 2003. Le prime quattro fanno riferimento ai periodi di esistenza della propriamente detta entità statuale panslavica, mentre le ultime cinque sono relative alle tribolate vicissitudini della Federazione serbo-montenegrina. Il dinaro era normalmente diviso in 100 para, ad eccezione del Dinaro jugoslavo riformato, Dinaro jugoslavo di ottobre e del Dinaro jugoslavo del 1994 che non avevano divisioni decimali.
Dinaro regio
Il primo dinaro jugoslavo fu emesso a partire dal 1920.
Non fu null'altro che la continuazione del dinaro serbo, che sostituì progressivamente alla pari. Nei territori già asburgici la nuova valuta rimpiazzò invece la corona austro-ungarica, che era stata sovraimpressa come corona jugoslava, ad un tasso politicamente fissato in un rapporto di 4 corone per 1 dinaro. Postumamente, gli fu informalmente assegnato un codice ISO 4217 denominato YUS.
Questa valuta circolò fino alla Seconda guerra mondiale, quando la Jugoslavia fu occupata e disciolta dai nazisti nel 1941. Croazia e Bosnia da una parte, e Serbia dall'altra, adottarono quindi proprie valute che successero al dinaro alla pari, mentre nelle regioni periferiche vennero estese le monete dei vari paesi invasori.
Il secondo dinaro, o dinaro jugoslavo federale, fu quello emesso dal maresciallo Tito a partire dal 1944, a cui postumamente assegnato un codice informale ISO 4217 scritto YUF.
Al fine di attutire la pesante inflazione che aveva colpito il paese durante l'occupazione, la nuova valuta fu emessa con un tasso di cambio fissato rispetto al dinaro serbo del periodo di guerra nella misura di 20 vecchi dinari per uno nuovo. Quando nel 1945 anche la Croazia fu reintegrata nella federazione, la kuna croata fu cambiata con un valore di 40:1, dato che il perdurare della presenza tedesca aveva aggravato il problema inflativo. Il governo jugoslavo provò a mantenere un tasso di cambio col dollaro USA pari a 50:1, ma il tentativo fu vano.
Il terzo dinaro fu introdotto nel 1965, poco dopo la mutazione della denominazione della repubblica da popolare a socialista. Fu il dinaro pesante, creato in un valore cento volte inferiore al suo svalutato predecessore, sull'esempio da quanto fatto in Francia da De Gaulle col nuovo franco. Per non ingenerare confusione, le banconote furono uguali, salvo ovviamente il valore, a quelle ritirate. Fu il dinaro di più lunga durata, e gli fu assegnato ufficialmente il codice ISO 4217 siglato YUD.
Monete della repubblica socialista federale jugoslava
Il quarto dinaro fu introdotto nel 1990, gli fu assegnato il codice ISO 4217 siglato YUN, e fu chiamato dinaro jugoslavo convertibile, poiché la nuova valuta tornò sul libero mercato internazionale dei cambi. Il governo comunista decise di eliminare quattro zeri, stabilendo un cambio di 10.000 ad uno col vecchio conio. Come nella precedente rivalutazione, i disegni delle banconote non furono cambiati, per agevolare la popolazione.
Serie rivalutata della Repubblica socialista federale jugoslava
Col contemporaneo crollo del regime comunista e dello stato federale nel 1991, e lo scoppio delle Guerre jugoslave, il dinaro jugoslavo fu progressivamente abbandonato dagli stati che nascevano dallo smembramento della Jugoslavia:
Le enclavi serbe in Croazia e Bosnia ed Erzegovina si diedero una propria versione del dinaro (rispettivamente dinaro della Krajina e dinaro della Repubblica Srpska) agganciandolo al dinaro jugoslavo. Queste versioni cessarono di esistere con la conclusione dei conflitti tra le diverse fazioni.
A questo punto della sua storia il dinaro jugoslavo era la valuta usata solo nella Federazione serbo-montenegrina, costituita da Serbia e Montenegro, ma le recrudescenze del conflitto armato portarono il dinaro jugoslavo a divenire protagonista di uno degli episodi di iperinflazione più estremi dell'epoca moderna, che portò a ripetute rivalutazioni. Dopo quella pari a 10.000:1 del 1990, seguirono altre rivalutazioni che crearono estemporanee valute.
1º luglio 1992: 1 dinaro serbo-montenegrino = 10 dinari jugoslavi del 1990
Nacque il dinaro jugoslavo riformato, emesso a partire dal 1992, a cui non fu assegnato nessun codice ISO 4217, poiché non riconosciuto internazionalmente a causa dell'embargo a cui la nazione era allora soggetta (informalmente si usa oggigiorno YUR). Riflettendo il radicale cambio del regime politico, fu il primo a riportare il nuovo stemma statale, e soprattutto fu il primo a recitare scritte solo in lingua serba, con caratteri cirillici e latini.
1º ottobre 1993: 1 dinaro = 1.000.000 dinari del 1992
Nacque il dinaro jugoslavo di ottobre, emesso a partire dal 1993, e a cui non fu assegnato nessun codice ISO 4217, poiché non riconosciuto internazionalmente a causa dell'embargo a cui la nazione era allora soggetta (informalmente si usa oggigiorno YUO). Cercò vanamente di mettere ordine in un sistema economico completamente annichilito, dove non esistevano più prezzi ma si procedeva a trattativa per ogni singolo acquisto.
1º gennaio 1994: 1 dinaro = 1.000.000.000 dinari del 1993
Nacque il dinaro jugoslavo del 1994, emesso a partire dall'inizio del 1994, e a cui non fu assegnato nessun codice ISO 4217, poiché non riconosciuto internazionalmente a causa dell'embargo a cui la nazione era allora soggetta (informalmente si usa oggigiorno YUG).
Tuttavia questa sequenza di rivalutazioni non fu in grado di fermare l'iperinflazione, così il 24 gennaio 1994 il governo federale decise di introdurre il nuovo dinaro, assegnandogli un cambio forzoso alla pari con il marco tedesco, che nel frattempo era divenuta la valuta de facto usata sul territorio jugoslavo. Non fu definito un cambio ufficiale tra il nuovo dinaro e il dinaro del 1994, istituto appena una ventina di giorni prima, tuttavia è stato stimato essere di circa 10-13 milioni:1.
Una nuova valuta fu dunque introdotta nella Federazione serbo-montenegrina nel 1994. La moneta fu chiamata ancora dinaro in omaggio alla tradizione, ma in realtà non aveva nessuna relazione con la storica valuta jugoslava, essendo in realtà null'altro che una versione locale del marco tedesco, a cui era agganciata. Gli fu assegnato il codice ISO 4217 siglato YUM.
Il nuovo dinaro, anche se non mantenne la parità con il marco, riuscì ad attraversare gli ultimi anni del decennio senza ulteriori rivalutazioni e nel 2000 fu deciso di sopprimere l'aggettivo nuovo.
Intanto, il 6 novembre 1999, il Montenegro aveva deciso che sul proprio territorio anche il marco tedesco fosse riconosciuto come valuta ufficiale. Il 13 novembre 2000, la decisione divenne più radicale, riconoscendo solo il marco come valuta ufficiale (a quel tempo definito in termini di euro). Il marco tedesco ha poi cessato di avere corso legale ed è stato fisicamente sostituito dall'euro il 1º gennaio 2002, che è anche quando il Montenegro ha adottato unilateralmente l'euro.
Saggio sull'iperinflazione jugoslava, su rogershermansociety.com. URL consultato il 2 ottobre 2006 (archiviato dall'url originale il 18 dicembre 2009).