Le sue doti virtuosistiche lo indirizzavano all'attività concertistica, e in veste di pianista fece tournée in Germania, a Parigi e a New York. Il contatto con l'ambiente musicale americano e il matrimonio con la ballerina e coreografa austriaca Albertina Rasch modificarono profondamente i suoi orizzonti culturali: nel 1928 fu lui ad eseguire, a Parigi, la prima europea del Concerto in fa per pianoforte ed orchestra di George Gershwin.
Tornato in America nel 1929, trovò il paese in piena crisi, e la carriera del concertista non era la più facile, al momento. Fu la moglie ad introdurlo nell'ambiente cinematografico presentandolo alla Metro-Goldwyn-Mayer, con l'idea di superare le difficoltà economiche momentanee. Dopo alcune collaborazioni occasionali arrivò il primo film di cui compose l'intera musica, e fu Katusha (1931), dal romanzo Resurrezione di Tolstoj; nel 1937 fu la volta della prima candidatura all'Oscar, con Orizzonte perduto di Frank Capra: se nei primi anni trenta Tiomkin aveva continuato a dividersi tra la carriera solistica e quella di compositore per il cinema, alla fine un incidente ad una mano troncò le esitazioni, e il musicista si dedicò completamente alla composizione.
Nel 1959 pubblicò a New York la propria autobiografia, dal titolo Please Don't Hate Me.
Nel 1968 morì la moglie Albertina, che era stata così importante per Tiomkin. Nel 1969 lavorò all'ultimo film, Čajkovskij, anche come produttore.
Nel 1972 si trasferì a Londra, dove morì per complicazioni conseguenti ad una frattura del femore, nel novembre 1979.
La sua seconda moglie Olivia Tiomkin Douglas diede supporto in anni recenti alla casa discografica Tadlow Music, impegnata ad incidere le prime registrazioni mondiali delle partiture complete di La battaglia di Alamo, I cannoni di Navarone e La caduta dell'Impero romano, prodotte da James Fitzpatrick.
La musica e i film
Tiomkin portò nel cinema americano il gusto tutto russo e romantico per il colore, il dramma e il sentimento, dentro l'educazione musicale classica ricevuta in Russia e in Germania.
Importanti furono anche i suoi contributi alle produzioni televisive: è suo il tema della sigla di apertura dei telefilm della serie Gli uomini della prateria, divenuto celeberrimo in tutto il mondo in quanto impiegato dai The Blues Brothers in una scena dell'omonimo film.
Filmografia
Tra i suoi film (le candidature citate si intendono per la colonna sonora):