QUANDO IL CANE FINIRÀ L'OSSA, FINIRÀ CASA CANOSSA - EGLI UN OSSO DURO HA TOLTO A RODORE. Di rosso al bracco d'argento rampante, collarinato ed affibbiato d'oro tenente fra i denti un osso al naturale.[1][2]
Di Canossa,[5] antica nobile famiglia che la tradizione vuole della stessa stirpe della GrancontessaMatilde, tradizione però non confortata da alcun documento.[2] La famiglia si divise nel 1412 in due rami: uno rimase in Emilia e l'altro passò a Verona, questo ancora fiorente.[2] Alla metà del Cinquecento consolidarono la loro posizione costruendo in città un sontuoso palazzo, opera dell'architetto Michele Sanmicheli.[6] Famiglia iscritta nel Consiglio nobile di Verona.[2]
Esponenti illustri
Lo storico veronese Alessandro Canobbio (in Origine della nobilissima e illustrissima Famiglia Canossa, 1593) ha stilato la seguente genealogia:
Gaio Atio (V secolo), fondatore della Casata, discendente dalla Gens Atia, famiglia della Roma antica;[7]
Acatio, figlio di Foresto (?-453), cavaliere a difesa di Concordia e Aquileia;[7]
Gabriotto di Canossa (XIV secolo), figlio di Albertino, investito del feudo di Bianello col titolo di conte;[1][18]
Baccarino di Canossa (1312),[18] nacque dal conte Gabriotto da Canossa che, alla sua morte, gli lasciò in dono il castello di Canossa con alcuni altri luoghi vicini e più ventisette villaggi molto ricchi presso Modena e Reggio[19]. Alla sua morte andarono in eredità al figlio Simone di Baccarino da Canossa, che combatté per gli Estensi, per famiglie di Milano (Visconti secondo le fonti) e per la Repubblica di Venezia;[20]
Ottavio di Canossa (1820-1905), politico italiano, deputato del Regno d'Italia
Arma dei Canossa di Verona
Di rosso, al cane bracco rampante d'argento collarinato e affibbiato d'oro, tenente fra i denti un osso al naturale.[1][2]
I Canossa di Mantova
Un ramo della famiglia veronese si stabilì a Mantova nel XVII secolo.[22] In nessuna maniera imparentati con la dinastia attonide, ma entrati in possesso del feudo canossano secoli dopo la morte di Matilde di Canossa, si distinsero per essere stati al servizio dei Gonzaga. Furono investiti del feudo di Calliano[1] dal duca di MantovaVincenzo I Gonzaga, che nominò anche cavalieri dell'Ordine del Redentore alcuni esponenti della famiglia: Galeazzo e Giovan Tommaso Canossa. A Mantova fecero erigere nel Seicento un sontuoso palazzo, nella piazza Canossa che porta il nome di Matilde di Canossa.[29]
Si distinsero particolarmente:
Giovan Tommaso di Canossa (XVI secolo), governatore per i Gonzaga del Monferrato:
Louis di Canossa (?-1687), figlio di Giovan Tommaso, commissario imperiale per l'Italia.
Alessandro Canobbio, Origine della nobilissima e illustrissima Famiglia Canossa, Verona, Discepolo, 1593.
Giovan Battista di Crollalanza, Dizionario storico blasonico delle famiglie nobili o notabili italiane estinte e fiorenti, Bologna, A. Forni, Vol.1, SBNRAV0179678.
Paolo Golinelli, Matilde di Canossa, vita e mito, Roma, 2021, SBNVIA0474955.
Vittorio Spreti, Enciclopedia storico-nobiliare italiana: famiglie nobili e titolate viventi riconosciute del R. Governo d'Italia. Compresi: città, comunità, mense vescovile, abazie, parrocchie ed enti nobili e titolati riconosciuti, Milano, Vol. II, 1928.