David Austin Konderla è nato a Bryan, Texas, il 3 giugno 1960 ed è il secondo di dodici figli.[1]
Formazione e ministero sacerdotale
Ha frequentato la scuola San Giuseppe e la Bryan High School a Bryan. Dopo il diploma ha lavorato come metalmeccanico, proprietario e poi direttore di una piccola fabbrica.
Secondo la tradizione araldica dei paesi anglosassoni, lo stemma del vescovo di una diocesi, chiamato "vescovo diocesano", sono unite (impalate) con lo stemma della sua giurisdizione, in questo caso la diocesi di Tulsa, a significare l'unione dell'uomo e dell'ufficio che ricopre.
I colori dello stemma personale di monsignor Konderla rappresentano le origini della famiglia Konderla in Germania, Polonia e Irlanda.
La stella è ciò che per prima ha annunciato la nascita del nostro Salvatore. Rappresenta anche l'amore che il vescovo nutre per lo Stato del Texas. La stella infatti è presente nell'emblema e nella bandiera statali. Il vescovo ritiene anche che guardare le stelle e la bellezza dell'universo avvicini al Creatore.
Le A e M intrecciate unite con una croce sono il simbolo di quella che viene chiamata Auspice Maria, o Sotto la protezione di Maria. Il vescovo Konderla ha infatti posto il suo ministero sacerdotale ed episcopale sotto la cura delle preghiere e della protezione di Maria.
La linea blu che corre verticalmente rappresenta i fiumi che hanno attraversato la vita del vescovo: è cresciuto nella valle del fiume Brazos, il fiume Colorado attraversa la sua diocesi di origine e il fiume Arkansas è invece una caratteristica di spicco della sua nuova diocesi. I fiumi di tutto il mondo formano linee di connessione tra i popoli e, secondo il salmo 46, sono dei ruscelli che "rallegrano la città di Dio/il luogo santo della dimora dell'Altissimo".
Come motto ha scelto l'espressione "Nisi Dominus Aedificaverit", il primo verso del salmo 126. Il salmo prosegue recitando "Se il Signore non costruisce la casa/invano si affaticano i costruttori./Se il Signore non vigila sulla città,invano veglia la sentinella./Invano vi alzate di buon mattino/e tardi andate a riposare,/voi che mangiate un pane di fatica:/al suo prediletto egli lo darà nel sonno". Il salmo ci ricorda che Dio è sempre vicino per aiutarci e non possiamo fai quello che dobbiamo fare senza di lui.
Lo stemma è completato dagli ornamenti esterni che sono una croce processionale episcopale d'oro, posta dietro e che si estende sopra e sotto lo scudo, e un galero, con sei nappe, in tre file, su entrambi i lati dello scudo, il tutto in verde. Queste sono le insegne araldiche di un prelato del grado di vescovo, per ordine della Santa Sede del 31 marzo 1969.