Figlio di un fabbricante di fiori artificiali, studiò al conservatorio di Parigi tra il 1806 e il 1817. Uno dei suoi insegnanti fu Luigi Cherubini, di cui frequentò la classe di contrappunto.[1] Nel 1816 ottenne il secondo premio a un concorso dell'Institut de France, e nel 1817 vinse il primo premio al Prix de Rome per la cantata La mort d'Adonis[1]. La vincita del premio gli consentì di viaggiare alcuni anni, ma prima di partire fece rappresentare a Parigi la sua prima opera, La fenêtre secrète, che conteneva sprazzi di «graziosa orchestrazione»[2]. Fu per qualche tempo a Bruxelles e Copenaghen[2], quindi si trasferì a Roma, dove compose musica religiosa, un oratorio, alcuni brani di musica strumentale[1] e un'opera, Vellèda, mai rappresentata[2]. Prima di rientrare a Parigi nel 1823, Batton soggiornò anche a Monaco, dove compose una sinfonia e altri brani per la locale società dei concerti.[1]
Nel 1823 andò in scena Ethelwina, opera a tinte fosche che non ebbe fortuna, con musica troppo uniforme e priva di effetto.[1] Altrettanto poco fortunate furono anche le successive opere, Le prisonnier d'état e Le camp du drap d'or, entrambe del 1828.[1] In seguito a questi insuccessi Batton decise di abbandonare la musica e subentrare al padre nella conduzione dell'azienda familiare.[1]
Batton riprese l'attività musicale nel 1831, con La marquise de Brinvilliers, un'opera collaborativa scritta con Cherubini, Auber, Boieldieu e altri musicisti, che ebbe un certo successo.[1] Nel 1837 andò in scena l'ultima opera di Batton, Le remplaçant, il cui successo fu ostacolato dal pessimo libretto[2], «uno dei più deboli di Scribe».[1]
Nel 1842 Batton venne nominato ispettore delle succursali del conservatorio di Parigi. Nel 1849 divenne insegnante nello stesso conservatorio.[1]
(EN) M.C. Carr, Marie Louise Pereyra, David Charlton, Benjamin Walton, Batton, Désiré-Alexandre, in New Grove Dictionary of Music and Musicians, 2001
(EN) Stanley Sadie (a cura di), Batton, Désiré-Alexandre, in The New Grove Dictionary of Opera, Volume One, Oxford University Press, 2004, ISBN978-0-19-522186-2.