Crisi addisoniana
La crisi addisoniana (o crisi surrenalica acuta) è una condizione medica, spesso letale, che richiede un trattamento d'emergenza e che consiste in un vasto insieme di segni e sintomi che indicano un'insufficienza surrenalica molto grave causata da livelli insufficienti di cortisolo nel sangue.[1] La crisi addisoniana può essere la complicanza di una malattia di Addison non trattata o non precedentemente diagnosticata, oppure di una patologia che compromette improvvisamente la funzionalità dei surreni (come il loro sanguinamento, nell'ambito della sindrome di Waterhouse-Friderichsen); la crisi addisoniana può originarsi anche da un'improvvisa sospensione di una terapia a base di ormoni corticosteroidi, oppure da un problema occasionale quale un'infezione, un trauma o uno stato di forte stress fisico o mentale. Nei casi di crisi addisoniana scaturita durante uno stato di stress, è comunque presente e identificabile una patologia surrenalica di fondo come la malattia di Addison, l'iperplasia surrenale congenita o un'altra forma di insufficienza surrenalica primaria. EpidemiologiaUna crisi addisoniana si verifica su base annuale in circa il 6-8% di coloro che soffrono di insufficienza surrenalica.[2] Coloro che hanno ipoadrenalismo primario sperimentano crisi surrenaliche con una frequenza maggiore rispetto a coloro con insufficienza surrenalica secondaria e questo è probabilmente dovuto al fatto che mancano della secrezione di mineralcorticoidi, mentre chi ha un'insufficienza surrenalica secondaria mantiene una certa secrezione di cortisolo.[3] Nonostante vari gradi di soppressione surrenalica sperimentata, coloro che soffrono di ipoadrenalismo conseguente a terapia a lungo termine con glucocorticoidi raramente vanno incontro a crisi surrenaliche.[4] EziologiaPatogenesiSegni e sintomiFino al 50% di coloro che soffrono di malattia di Addison sperimentano la crisi surrenalica come prima manifestazione di insufficienza surrenalica. La diagnosi è spesso ritardata poiché la maggior parte dei sintomi dell'insufficienza non sono specifici e si sviluppano in modo insidioso.[5] Ipotensione e shock che non rispondono ai vasopressori o alla somministrazione di fluidi sono i principali segni di una crisi surrenalica.[6] Le condizioni di coloro che accusano una crisi surrenalica possono deteriorarsi rapidamente, di solito nell'arco di poche ore.[7] Sintomi gastrointestinali come nausea, vomito, anoressia e dolore addominale sono comuni nell'insufficienza surrenalica e possono portare a diagnosi errate. Altri sintomi includono grave fatica, vertigini, dolore diffuso agli arti e alla schiena, malessere, debolezza.[6][7] La febbre è un segno comune di crisi surrenalica, risultante da malattie concomitanti o dal rilascio di citochine. I sintomi neurocognitivi possono variare da agitazione, problemi di concentrazione e depressione, a delirio e coma.[7] Durante una crisi surrenalica, i test di laboratorio possono mostrare basso sodio (iponatremia), alto potassio (iperpotassiemia), alto conteggio di linfociti (linfocitosi), alti eosinofili (eosinofilia), basso livello di zucchero nel sangue (ipoglicemia), e raramente alto calcio (ipercalcemia).[8] Durante una crisi surrenalica, l'ipotensione si verifica a causa di basso cortisolo e deplezione di volume.[9] L'ipovolemia potrebbe essere resistente alla somministrazione di farmaci inotropi e fluidi se non viene identificata precocemente. Nell'insufficienza surrenalica secondaria, l'iponatremia si verifica come conseguenza di una ridotta escrezione renale di acqua priva di elettroliti e dall'incapacità di sopprimere la vasopressina.[5] L'iponatremia nell'insufficienza surrenalica primaria è causata da deficit di aldosterone concomitante, che porta a deplezione volumetrica, natriuresi e iperpotassiemia. L'ipercalcemia è innescata dalla ridotta escrezione di calcio e dall'accelerazione della riassorbimento osseo durante una crisi surrenalica, che può essere esacerbata dalla deplezione volumetrica. L'ipovolemia e l'ipoglicemia possono causare vari gradi di insufficienza renale a causa della riduzione della gluconeogenesi.[10] DiagnosiTrattamentoPrognosiPrevenzioneNote
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