Corvus bennettiIl corvo australiano, anche noto come corvo minore o corvo di Bennett (Corvus bennetti North, 1901) è un uccello passeriforme appartenente alla famiglia Corvidae[2]. EtimologiaIl nome scientifico della specie, bennetti, rappresenta un omaggio al naturalista anglo-australiano George Bennett. DescrizioneDimensioniMisura 45-48 cm di lunghezza, per 290-500 g di peso[3]: a parità d'età, i maschi possono essere più grossi e pesanti anche di un terzo rispetto alle femmine[3]. AspettoSi tratta di uccelli dall'aspetto robusto e slanciato, muniti di testa squadrata munita di becco conico e piuttosto corto (se paragonato a quello di altre specie di corvo), collo robusto, lunghe ali digitate, lunghe zampe e coda dall'estremità squadrata. Il piumaggio si presenta interamente di colore nero, lucido e dall'aspetto vellutato, con presenza di sfumature metalliche bluastre su testa, ali e coda. Il bbecco e le zampe sono di colore nero: gli occhi, invece, sono di colore bianco-azzurrino. BiologiaIl corvo australiano è un uccello dalle abitudini di vita essenzialmente diurne e moderatamente gregarie: questi uccelli si spostano in stormi di media grandezza, la cui consistenza numerica è direttamente proporzionale alla disponibilità di cibo nell'ambiente circostante. Gli stormi, durante il giorno, passano la maggior parte del tempo al suolo alla ricerca di cibo: nel tardo pomeriggio, gli stormi si involano per raggiungere dei posatoi elevati (normalmente degli alberi isolati), dove si dedicano alla socializzazione prima di riposarsi al riparo da eventuali predatori e dalle intemperie. Il richiamo del corvo australiano consiste in una serie di tre gracchi gravi e nasali, l'ultimo dei quali tende ad abbassarsi ulteriormente di tono: esso rappresenta il modo migliore per distinguere questi uccelli dai quasi identici corvi di Torres, il cui richiamo è del tutto differente. AlimentazioneSi tratta di uccelli onnivori ed opportunisti, la cui dieta si compone di una grande varietà di cibi, sia di origine vegetale (semi e granaglie, bacche, frutta) che animale (insetti, invertebrati e larve, che compongono gran parte della dieta, oltre che uova e nidiacei razziati dai nidi, piccoli vertebrati e carcasse, sebbene la specie sia meno saprofaga rispetto all'affine corvo di Torres). RiproduzioneSi tratta di uccelli monogami, le cui coppie durano generalmente per la vita: durante il periodo degli amori (che va dalla metà di luglio a ottobre[3]), le coppie si allontanano dagli stormi, sedentarizzandosi durante le attività connesse alla riproduzione. Il nido, a forma di coppa, viene costruito da ambedue i sessi fra i rami di un albero: esso ha la forma di una coppa con piattaforma circostante e viene edificato con rametti e fibre vegetali, con la parte esterna (unico caso fra i corvidi australiani) rinforzata con l'aggiunta di fango[3]. Più coppie possono nidificare su alberi vicini, tuttavia ciascuna coppia difende l'area attorno al proprio nido da eventuali intrusi. All'interno del nido la femmina depone 3-6 uova, che provvede a covare da sola (imbeccata e protetta dal maschio) per 18-19 giorni, al termine dei quali schiudono pulli ciechi ed implumi. Questi ultimi vengono imbeccati e accuditi da amebdue i genitori: in tal modo, possono involarsi all'incirca verso il quarantesimo giorno di vita. Distribuzione e habitatCome inutibile dal nome comune, il corvo australiano è endemico dell'Australia, della quale popola una vasta porzione centro-occidentale, fermandosi verso est alla Grande Catena Divisoria ed al golfo di Spencer e risultando assente anche dalla penisola di Capo York, dal Top End e dal Kimberley. La specie ha beneficiato dell'antropizzazione, estendendo il proprio areale in seguito all'urbanizzazione ed alle opere di irrigazione[3]. Si tratta di uccelli nomadi, i cui stormi si spostano quasi continuamente nell'ambito dell'areale di distribuzione, fermandosi temporaneamente quando reperiscono delle fonti di cibo: le coppie riproduttive si sedentarizzano durante la nidificazione e l'allevamento della prole, ricongiungendosi poi al resto dello stormo (ridotto agli esemplari non riproduttivi, che frattanto continuano a spostarsi). L'habitat originario di questi uccelli è rappresentato dalle aree secche, aride e semidesertiche, purché con presenza di alberi isolati dove passare la notte e nidificare: essi popolano praticamente tutti gli ambienti a disposizione, evitando però le aree a vegetazione troppo fitta, sia secche che umide. TassonomiaAlcuni autori riconoscerebbero una sottospecie bonhoti dell'Australia Occidentale[3], mentre la presunta sottospecie queenslandicus del corvo di Torres si è rivelata ad un esame approfondito facente parte di questo taxon[3]. La specie è monotipica[2]. Note
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