Coppito
Coppito è una frazione dell'Aquila, situata tra la Strada statale 17 (a sud) e la Strada statale 80 (a nord), a circa 5 km dal centro storico del capoluogo. Il centro nacque nell'Alto Medioevo con il nome di Poppleto e fu uno dei castelli fondatori della città, all'interno della quale i suoi abitanti costruirono la chiesa di San Pietro a Coppito, capoquarto del quarto di San Pietro. L'antico castello fu danneggiato dal terremoto dell'Aquila del 1703 ed è ormai quasi del tutto scomparso, mentre nella seconda metà del XX secolo la frazione ha conosciuto un notevole sviluppo urbano, grazie all'edificazione delle strutture dell'Università degli Studi dell'Aquila e dell'Ospedale regionale San Salvatore. StoriaL'antica Poppletto sorse sopra uno sperone roccioso che costeggia il fiume Aterno. L'area in antichità era abitata solo dai cittadini di Amiternum (attuale San Vittorino), una delle città più grandi dei Sabini, anche se scoperte archeologiche hanno dimostrato che nell'area dell'attuale quartiere Pettino esistesse l'antica Pitinum. Poppleto (detta in altri documenti anche Poplito) nacque come castello longobardo; quando i territori amiternino e forconese vennero ripartiti con la Marsica e il resto del Sannio abruzzese in 7 gastaldie, Amiterno e Forcona facevano parte con Rieti della "provincia Valeria" con sede amministrativa a Celano, dove sorse la dinastia dei Conti dei Marsi. All'epoca di Federico II di Svevia esistevano i Conti di Poplito, che abitavano nel castello sul colle, e gestivano per conto della Contea vari feudi nella zona ovest della conca aquilana. Nel 1233 Federico II scacciò i conti, che gli si erano ribellati insieme al conte Tommaso di Celano, e vi pose una guarnigione di cadetti che facevano le veci imperiali, usando spesso la violenza. Nel 1254 Poppleto fu uno dei castelli fondatori (99 secondo la leggenda) della nuova città dell'Aquila, istituita per concessione di Corrado IV di Svevia attraverso il Privilegium concessum de constructione Aquilae; nel 1259 la città fu però distrutta da Manfredi di Svevia e quindi ricostruita da Carlo I d'Angiò, con il quale iniziò il periodo di dominazione angioina sul territorio. La costruzione della città prevedeva che a ogni castello fondatore fosse affidato un pezzo di territorio all'interno delle mura cittadine da costruire e popolare, detto locale, in cui Poppleto costruì la chiesa di San Pietro a Coppito; nel 1272 la città fu divisa in quattro quarti, di cui uno prese di quarto di San Pietro, elevando a chiesa capoquarto l'edificio costruito dai coppitani. Di Coppito non si hanno molte notizie a partire dall'epoca spagnola in poi, perdendo gradualmente il ruolo centrale nel baricentro del Quarto e diventando una contrada della città. Il terremoto dell'Aquila del 1703 danneggiò gravemente il centro e il castello, di cui era visibile un torrione monco ancora nei primi anni del Novecento e che fu abbattuto negli anni 1930, con il paese che venne ricostruito sulle rovine della fortezza. Dagli anni 1960 agli anni 1990 la frazione fu interessata da un moderato sviluppo urbano e dalla creazione del polo scientifico dell'Università degli Studi dell'Aquila e dell'Ospedale regionale San Salvatore. Il terremoto dell'Aquila del 2009 ha danneggiato centro storico di Coppito, e in seguito ai danneggiamenti nel territorio fu creato un insediamento del progetto C.A.S.E.. Monumenti e luoghi d'interesse
Infrastrutture e trasportiStradeIl paese è attraversato dalla Strada Provinciale 33 "di Coppito", che collega la Strada statale 17 con la Strada statale 80 dir del Gran Sasso d'Italia e, con una diramazione, la Strada statale 80. FerrovieDal 1922 il paese aveva una stazione ferroviaria lungo la ferrovia L'Aquila-Capitignano, dismessa nel 1935, e attualmente lo scalo più vicino è quello di L'Aquila-Campo di Pile, sulla ferrovia Terni-Sulmona. Altri progetti
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