Convenzioni della MarsaLe Convenzioni della Marsa (in arabo اتفاقية المرسى?, Ittifāqiyya al-Marsā), complementi al Trattato del Bardo, sono accordi firmati dal Bey di Tunisi e dal governo francese, l'8 giugno 1883 a La Marsa (Tunisia)[1][2]. StoriaQueste Convenzioni avevano come fine, con l'assunzione del debito pubblico cumulato dal Beylicato, di sopprimere la Commissione finanziaria internazionale e di permettere l'abolizione del regime delle Capitolazioni, lasciando campo libero al governo francese nella gestione del Protettorato tunisino che così si veniva a creare. Il testo fu formato dal Residente Generale francese in Tunisia Paul Cambon e da ʿAlī III Bey husaynide di Tunisia[1]. TestoArticolo 1. — Al fine di facilitare al Governo francese l'adempimento del suo Protettorato, Sua Altezza il Bey di Tunisi s'impegna a procedere alle riforme amministrative, giudiziarie e finanziarie che il Governo francese giudicherà utili.[3] Art. 2. — Il Governo francese garantirà all'epoca e alle condizioni che gli sembreranno migliori, un prestito che Sua Altezza il Bey lancerà per la conversione o il rimborso del debito consolidato ammontante alla somma di 120 milioni di franchi e del debito flottante fino alla concorrenza di un massimo di 17.550.000 di franchi. Sua Altezza il Bey s'impegna a non contrarre in futuro alcun debito per conto della Reggenza. Art. 3. — Sulle entrate della Reggenza, Sua Altezza il Bey preleverà:
Art. 4. — La presente disposizione conferma e completa, se necessario, il trattato del 12 maggio 1881. Essa non modificherà le disposizioni attualmente intervenute per il regolamento del contributo di guerra. NoteVoci correlateCollegamenti esterni
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