Consistori del Gay Saber

L'incipit della prima pagina delle Leys d'amor

Il Consistori del Gay (o Gai) Saber (vale a dire "Concistoro della Gaia Scienza"),[1] detto oggi comunemente Consistori de Tolosa, fu un'accademia poetica fondata a Tolosa nel 1323 per far rivivere e perpetuare la tradizione poetica della lirica trobadorica.

Fondazione

Il Consistori venne fondato da sette letterati di estrazione borghese, i quali stilarono un manifesto, in versi occitani, in cui si garantiva la premiazione della poesia in stile trobadorico, vale a dire emulando la lingua del periodo classico dei trovatori (1160–1220 ca.). L'accademia venne inizialmente chiamata Consistori dels Sept Trobadors ("Concistoro dei Sette Trovatori") o Sobregaya Companhia dels Set Trobadors de Tolosa ("Gaissima Compagnia dei sette Trovatori di Tolosa"). Nel suo pervicace intento di promuovere questa koinè letteraria estinta, nell'ambito dei dialetti del XIV secolo in fase evolutiva, il Consistori si trovò a percorrere un lungo cammino per poter preservare la memoria dei trovatori alla posterità, trasmettendo così agli studiosi di là a venire una terminologia a carattere enciclopedico per un'analisi filologica e storiografica della poesia lirica occitana. Chaytor credeva che il Consistori fosse nato "da incontri informali dei poeti tenutisi in anni precedenti".[2]

Il Consistori era presieduto da un cancelliere e sette giudici o mantenedors (sostenitori).[3] Nel 1390 Giovanni I di Aragona, uno dei primissimi umanisti del Rinascimento a sedere su un trono europeo, istituì il Consistori de Barcelona a imitazione dell'accademia tolosana.[4][5]

Attività

Il Consistori bandiva un agone poetico annuale dove, tra i partecipanti, il "poeta più eccellente" (plus excellen Dictador), avrebbe ricevuto la violeta d'aur (violetta d'oro) per la poesia o cançó giudicata migliore.[6] Gli altri premi, devoluti per altre particolari forme poetiche, erano ugualmente floreali, portando successivamente gli studiosi a definire le competizioni Jocs Florals. La migliore dança fruttava al suo creatore un flor de gaug d'argen fi (fine tagete d'argento),[7] e a chi declamava il migliore sirventés, pastorèla o vergièra veniva assegnato un flor d'ayglentina d'argen (rosa canina d'argento).[8]

Il 3 maggio 1324 il primo premio venne consegnato ad Arnaut Vidal de Castelnou d'Ari per il suo sirventes in elogio alla Vergine Maria. Le competizioni si tennero in modo discontinuo fino al 1484, allorché l'ultimo premio venne consegnato ad Arnaut Bernart de Tarascon. Di questo periodo di 160 anni sopravvive il ricordo documentale di circa un centinaio di premi[9]. Durante questo secolo e mezzo circa, il Consistori vide la partecipazione di poeti e letterati, uomini e donne, provenienti dal sud dei Pirenei e dal nord dell'Occitania. In non si sa quale anno, forse il 1385, un'anonima donna catalana propose al giudizio dei sette mantenedors un planh che aveva per tema la sorte di una donna fedele al suo amante, rimasto assente per molti anni.[10]

Per poter giudicare questi agoni poetici, il Consistori per prima cosa commissionò una grammatica occitana, la quale prescriveva norme e stilemi poetici consentiti. Il primo redattore fu Guilhem Molinier, le cui Leys d'amor vennero completate tra il 1328 e il 1337, passando attraverso due stesure successive. Molti altri trattati grammaticali e commenti vennero redatti da poeti associati al Consistori.

Clemence Isaure (Clemença Issaura), mitica patrocinatrice dei Jocs Florals, di Jules Joseph Lefebvre

A cominciare dal 1471 il Consistori viene a perdere il suo carattere occitano. La violetta d'oro viene consegnata a Peire de Janilhac motivando il fatto che n'ostan qu'el fos Francés, per so que dictec e·l lengatge de Tholosa, vale a dire "nonostante fosse francese, dato che egli ha composto comunque nella lingua di Tolosa.[11] Nel 1513 il Consistori viene a essere trasformato in Collège de rhétorique et de poésie françaises (Collegio francese di poesia e retorica). Nel 1554 il collegio non poteva che consegnare la rosa canina d'argento a Pierre de Ronsard, il più grande poeta francese della sua generazione, per i suoi Amours. Durante l'Illuminismo, Fabre d'Églantine ricevette questo soprannome a causa della rosa canina che l'accademia gli concesse ai jeux floraux (giochi floreali). Nel 1694 il Consistori fu ribattezzato Académie des Jeux floraux, fondata da Luigi XIV. Successivamente, Victor Hugo venne premiato al jeux. L'accademia esiste ancora oggi.

Carattere ed eredità

Il Consistori, nel suo tentativo reazionario di preservare qualcosa che non era ormai più attuale, veniva spesso ad accreditare e sostenere una forma monotona di poesia priva di vitalità e sentimento.[12] In parte, tuttavia, ciò può essere imputato all'Inquisizione e alla paura di essere etichettati come immorali o, ancor peggio, come eretici. L'amor cortese, con tutte le sue connotazioni adulterine ed extraconiugali, era un tema piuttosto raro per i trovatori associati a Tolosa, contrariamente ai temi religiosi, specialmente mariani. Anche riguardo ai temi religiosi, comunque, i loro lavori sono privi di "energia", se paragonati a quelli degli ultimi trovatori del XIII secolo, come Cerverí de Girona, scrittore prolifico a tale riguardo.[13] I tolosani peccano di mancanza di originalità e per questa ragione saranno sottovalutati dalle successive generazioni. Il loro isolamento e il loro classicismo li taglia fuori dai movimenti letterari che danno vita ad altri idiotismi e correnti letterarie, come il Dolce Stil Novo e il Rinascimento in lingua italiana e il lavoro di Ausiàs March in lingua catalana.

Martín de Riquer è estremamente critico verso la escòla poetica de Tolosa, alla quale attribuisce una tematica troppo limitata, gravata ancor più da una concezione ristretta dell'arte e da biasimevoli imposizioni limitanti la forma e il contenuto poetico. Essa influenzerà la poesia catalana con l'esportazione di occitanismi e dando sostegno a un linguaggio letterario antiquato, fino a che le tendenze letterarie italiane non vennero a diffondersi lungo le rotte occidentali del mar Mediterraneo fornendogli nuova linfa vitale. Egli paragona questa "sterilità" al neoclassicismo francese e alla "tirannia del suo noioso alessandrino".[14]

La Gaia Scienza di Friedrich Nietzsche (1882) trasse ispirazione da questo riferimento letterario.

Trovatori ad essa associati

Note

  1. ^ Consistori de la Gaya Sciensa è possibilmente una versione occitana, Consistòri secondo la grafia odierna; in francese La Compagnie des mainteneurs du Gai Savoir, Compagnie Tres-Gaie des Sept Troubadours de Toulouse, Consistoire du Gai Savoir, Consistoire de la Gaie Science; in lingua catalana Consistori de la Gaya Sciència, Consistori de la Gaia Ciència; in spagnolo: Consistorio del Gay Saber, Consistorio de la Gaya Ciencia.
  2. ^ Chaytor, 198.
  3. ^ Fraser, 52, sembra anche distinguere tra la Sobregaya Companhia di sette trovatori e un evidentemente preesistente Consistori del Gay Saber. Chaytor, 198, allo stesso modo, fa del Consistori il consiglio che delibera la nomina del cancelliere e dei mantenedors.
  4. ^ Boase, 6–7.
  5. ^ Riquer, 565.
  6. ^ E per tal que miels s'alezer / Cascús en far obra plazen, / Dizem que, per dreyt jutjamen, / A cel que la farà plus neta / Donarem una violeta / De fin aur, en senhal d'onor, / No regardan pretz ni valor, / Estamen ni condició / De senhor ni de companhó, / Mas sol maniera de trobar, in Las leys d'amors.
  7. ^ E per mays creysher lo deport / D'aquesta festa, dam per dansa / Am gay so, per dar alegransa, / Una flor de gaug d'argen fi, in Las leys d'amors.
  8. ^ E per sirventés atressí, / E pastorelas e vergieras, / Et autras d'aquestas manieras, / A cel que la farà plus fina / Donam d'argen flor d'ayglentina, in Las leys d'amors.
  9. ^ Per la lista completa (1324-1694) dei trovatori e delle loro opere insignite con omaggi floreali, vedi (FR) Liste des Lauréats, su gallica.bnf.fr, gallica.bnf.fr.. URL consultato il 10-01-2011.
  10. ^ Riquer, 528.
  11. ^ Paden, 183.
  12. ^ Affermazione espressa da Riquer, 523.
  13. ^ Cerverí ha un to i una força (un tono e una forza) che i tolosani non hanno (Riquer, 523).
  14. ^ "tiranitzar pels monòtons alexandrins" (Riquer, 532).

Bibliografia

  • (EN) Boase, Roger (1977). The Origin and Meaning of Courtly Love: A Critical Study of European Scholarship. Manchester: Manchester University Press. ISBN 0-87471-950-X.
  • (EN) Chaytor, Henry John (1933). A History of Aragon and Catalonia. London: Methuen Publishing.
  • (EN) Fraser, Veronica (1993). "The Influence of the Venerable Bede on the Fourteenth-Century Occitan Treatise Las Leys d'Amors." Rhetorica, 11:1 (Winter) pp. 51–61.
  • (EN) Paden, William D. (1995). "The Troubadours and the Albigensian Crusade: A Long View." Romance Philology, 49:2 (Nov.), pp. 168–91.
  • (ES) Riquer, Martí de (1964). Història de la Literatura Catalana, vol. 1. Barcelona: Edicions Ariel.

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