C. erectus cresce usualmente con portamento da arbusto molto ramificato, eretto o talora prostrato, alto in media 1–4 m, ma talora può assumere portamento arboreo, con altezza sino a 20 m.[3] L'apparato radicale è formato principalmente da radici laterali sottili e fragili, di colore marrone scuro. La corteccia è grigia o marrone, color crema negli strati più interni. I rami sono sottili, di colore giallo-verde. Le foglie sono ellittico-lanceolate, disposte a spirale, lunghe 2–10 cm, con margine intero ed apice affusolato, sorrette da un picciolo lungo 3–9 mm. Sono di colore verde scuro brillante sulla pagina superiore, più chiare e con una pelurio setosa su quella inferiore; alla base di ogni foglia sono presenti due ghiandole preposte all'eliminazione dell'eccesso di sale. I fiori, di colore bianco-verdastro, sono raggruppati in infiorescenze a pannocchia, con disposizione terminale o ascellare. Il frutto è un grappolo di semi alati, di colore dal rosso al bruno; giunto a maturazione scoppia, liberando i semi nell'acqua.
Predilige le acque salmastre delle lagune di marea, sviluppandosi al di sopra della linea di alta marea, in posizione più interna rispetto ad altre specie quali Laguncularia racemosa e le altre mangrovie[3]; meno comunemente la si può osservare nelle pianure alluvionali dei fiumi, potendosi spingere nell'entroterra sino a oltre 700 m di altitudine[5]. Cresce preferibilmente su suoli sabbiosi o marnosi, talora anche argillosi o limosi, in pieno sole.
Il suo legno è usato per fare traversine ferroviarie, pali, per la costruzione di barche e per la produzione di carbone; è considerato molto adatto per affumicare carne e pesce.[3].
La corteccia e le foglie sono state utilizzate in conceria.[7]
Infusi della corteccia sono utilizzati nella medicina popolare come febbrifugo, per il trattamento di sanguinamenti delle gengive, sanguinamenti vaginali e ulcere cutanee.[8]
^Conocarpus erectus, in Germplasm Resources Information Network - (GRIN) (archiviato dall'url originale il 5 giugno 2011).
^Lista de especímenes de Conocarpus erectus, in Instituto Nacional de Biodiversidad, 2002. URL consultato il 16 novembre 2012 (archiviato dall'url originale il 19 luglio 2007).
^Conocarpus erectus, in Club Dominicano de Bonsai. URL consultato il 30 aprile 2019 (archiviato dall'url originale il 6 marzo 2016).