Confine tra l'Armenia e la Georgia

Confine tra l'Armenia e la Georgia
Posizione dell'Armenia (in verde) e della Georgia (in arancione).
Dati generali
StatiArmenia (bandiera) Armenia
Georgia (bandiera) Georgia
Lunghezza164 km
Dati storici
Istituito nel1991

Il confine tra l'Armenia e la Georgia è la linea di demarcazione internazionale lunga 164 km che separa il sud-est della Georgia dal nord dell'Armenia. Nelle prossimità del confine si trovano le città di Alaverdi (Armenia) e Bolnisi (Georgia). I punti estremi sono le due triplici frontiere con la Turchia ad ovest e l'Azerbaigian a est.[1]

Descrizione

Il confine inizia a ovest al triplice confine con la Turchia e procede via terra fino al triplice confine con l'Azerbaigian attraverso una serie di linee irregolari e una piccola sezione a est lungo il fiume Debed. La sezione occidentale, più montuosa, comprende due laghi posti abbastanza vicino al confine: Madatapa (in Georgia) e il lago Arpi (in Armenia).

Storia

Durante il XIX secolo la regione del Caucaso fu contesa tra l'Impero ottomano in declino, la Persia e la Russia, che si stava espandendo verso sud. La Russia annesse formalmente il Regno georgiano orientale di Kartli e Kakheti nel 1801, seguito dal Regno georgiano occidentale di Imereti nel 1804. Nel corso del 1800 la Russia spinse la sua frontiera meridionale verso sud, a spese degli imperi persiano e ottomano.[2] Con la guerra russo-persiana (1804-1813) e il successivo Trattato di Golestan, la Russia acquisì la maggior parte di quello che è l'attuale Azerbaigian e la regione meridionale di Syunik dell'odierna Armenia.[3][4] Dopo la guerra russo-persiana (1826-1828) e il Trattato di Turkmenchay, la Persia fu costretta a cedere l'area di Naxçıvan e il resto della moderna Armenia.[4][5] La Russia organizzò i suoi territori, georgiano e armeno, nei governatorati di Tiflis, Kutaisi ed Erivan.

Territorio rivendicato della Repubblica Democratica Georgiana, con la regione contesa di Lori, in rosa.

Dopo la rivoluzione russa del 1917, i popoli del Caucaso meridionale avevano dichiarato la Repubblica Federale Democratica Transcaucasica nel 1918 e avevano avviato colloqui di pace con gli ottomani.[6][7] Vari disaccordi interni portarono la Georgia a lasciare la federazione nel maggio 1918, seguita poco dopo dall'Armenia e dall'Azerbaigian. Tuttavia i confini tra le tre repubbliche furono contestati.[8] Il Trattato di Batumi del giugno 1918 pose fine alle ostilità tra la Repubblica Transcaucasica e l'Impero ottomano. Quando gli ottomani si ritirarono dall'area dell'attuale provincia di Lori nell'ottobre 1918, essa fu contesa tra Armenia e Georgia poiché comprendeva la gran parte degli uezd di Borchalo e Akhalkalaki dell'ex governatorato di Tiflis.[9][10] La Georgia affermò che i confini meridionali dell'ex governatorato di Tiflis avrebbero formato il confine, mentre l'Armenia sostenne una nuova delimitazione del confine in modo da riflettere la situazione etnica sul terreno.[10] Dopo il fallimento dei colloqui di pace mirati a risolvere la questione della frontiera, scoppiarono in ottobre degli scontri, seguiti da una situazione di stallo dei colloqui di pace e da una breve guerra a dicembre.[8][10] Un cessate il fuoco fu mediato dagli inglesi sotto William Montgomerie Thomson il 17 gennaio 1919 e l'area contesa fu dichiarata zona neutrale in attesa di ulteriori colloqui di pace.[8][10] Successivamente, sia l'Armenia che la Georgia, si spinsero nell'area di Kars, nell'attuale Turchia orientale, annettendone le terre e provocando ulteriori controversie sul possedimento del territorio.[10]

La questione divenne più controversa quando nel 1920 l'Armata Rossa russa invase l'Azerbaigian e l'Armenia, ponendo fine all'indipendenza di entrambi, seguita nel febbraio-marzo 1921 dalla Georgia[10]. La Turchia colse l'opportunità di strappare all'Armenia le terre a est, e la Georgia occupò la zona neutrale di Lori con l'approvazione armena, in modo da evitare che cadesse nelle mani dei turchi.[10] Il confine dell'URSS con la Turchia fu finalizzato nell'ottobre 1921 tramite il Trattato di Kars, che fissò così il limite occidentale del confine tra Armenia e Georgia.[10] Quando i sovietici stabilirono un costante grado di controllo nell'area all'inizio del 1921, sponsorizzarono una delimitazione finale del confine armeno-georgiano, dividendo la zona neutrale di Lori in due parti (principalmente a favore dell'Armenia) e fissando il confine nella sua posizione attuale, tramite un accordo concluso il 6 novembre 1921.[8][11] Nel 1922 tutti e tre gli stati furono incorporati nella Repubblica Socialista Federativa Sovietica Transcaucasica all'interno dell'URSS, prima di separarsi nel 1936.[10]

Confini tra le repubbliche sovietiche Armena e Georgiana nel 1926. La parte settentrionale del distretto di Borchalinsky, parte dell'SSR Armeno.

Il confine divenne una frontiera internazionale nel 1991 in seguito alla dissoluzione dell'Unione Sovietica e all'indipendenza delle sue costituite repubbliche. Nel 1994 i due paesi iniziarono a lavorare per delimitare i loro confini.[8] Esiste una grande minoranza armena in Georgia, concentrata soprattutto nella provincia di confine di Samtskhe-Javakheti dove si creano a volte dei risentimenti da parte degli armeni.[12] Tuttavia né il governo armeno né quello georgiano hanno fatto pressioni per una revisione del loro vecchio confine dell'era sovietica.[10]

Insediamenti vicino al confine

Armenia

Georgia

Attraversamenti al confine

Note

  1. ^ Ewan E. Anderson International Boundaries: A Geopolitical Atlas, p. 313
  2. ^ (EN) The boundary between Turkey and the USSR (PDF), su cia.gov. URL consultato il 23 novembre 2020 (archiviato dall'url originale il 10 aprile 2020).
  3. ^ John F. Baddeley, "The Russian Conquest of the Caucasus", Longman, Green and Co., London: 1908, p. 90.
  4. ^ a b (EN) U.S.S.R. - Iran boundary (PDF), su cia.gov. URL consultato il 23 novembre 2020 (archiviato dall'url originale il 10 aprile 2020).
  5. ^ Gavin R.G. Hambly, in The Cambridge History of Iran, ed. William Bayne Fisher (Cambridge University Press, 1991), pp. 145-146.
  6. ^ Hovannisian, Richard G., 1932-, The Armenian people from ancient to modern times, Macmillan, 1997, ISBN 0-333-61974-9, OCLC 59862523. URL consultato il 23 novembre 2020.
  7. ^ Ask OCLC, in OCLC Micro, vol. 7, n. 5, 1991-05, pp. 8–8, DOI:10.1108/eb055968. URL consultato il 23 novembre 2020.
  8. ^ a b c d e (EN) Nikoloz Samkharadze, Georgian State Border – Past and Present (PDF), su css.ge.
  9. ^ (EN) Francis King, Improbable nationalists? Social democracy and national independence in Georgia 1918-1921 (PDF), su ueaeprints.uea.ac.uk.
  10. ^ a b c d e f g h i j (EN) George Partskhaladze e Andrew Andersen, Armeno-Georgian War of 1918 and Armeno-Georgian Territorial Issue in the 20th Century. URL consultato il 23 novembre 2020 (archiviato dall'url originale il 16 novembre 2018).
  11. ^ Matevossian, R. (1978). "Լոռի [Lori]". In Hambardzumyan, Viktor (ed.). Soviet Armenian Encyclopedia (in Armenian). 4 Yerevan: Armenian Encyclopedia. pp. 663–64.
  12. ^ Cornell, Svante E., Autonomy and conflict : ethnoterritoriality and separatism in the South Caucasus : cases in Georgia, [publisher not identified], 2002, ISBN 91-506-1600-5, OCLC 50053064. URL consultato il 23 novembre 2020.
  13. ^ a b c (EN) Georgia border crossings, su Caravanistan. URL consultato il 23 novembre 2020.
  14. ^ (HY) Նախագահ Սերժ Սարգսյանը մասնակցել է Բավրայի նորակառույց սահմանային անցման կետի բացման արարողությանը - Ներհանրապետական այցեր - Լրատվություն - Հայաստանի Հանրապետության Նախագահ, su president.am. URL consultato il 23 novembre 2020.

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