Byeonhan (변한?, 弁韓?, pjʌn.ɦan), altresì nota come Byeonjin,[1] (변진?, 弁辰?, pjʌn.dʑin) fu una confederazione di piccoli Stati che esistì all'incirca dall'inizio dell'era volgare al IV secolo d.C. nella parte meridionale della penisola coreana. Byeonhan era uno dei Samhan (o "Tre Han"), insieme a Mahan e Jinhan.[2]
Etimologia
Si ritiene che "Byeonhan" (弁韓) sia una combinazione di parole in lingua coreana antica. "Byeon" (변) significava "luccicante", mentre "Han" (한) significava "grande",[3] da cui il significato di Byeonhan, "grande nazione luccicante".
Come parte dei Samhan, Mahan significava "grande nazione del sud" e Jinhan "grande nazione dell'est".[3]
Evidenze archeologiche indicano un incremento dell'attività militare e della produzione di armi nella confederazione nel III secolo, specialmente di punte di freccia e corazze.[2] Ciò può essere associato al declino di Byeonhan e alla crescita della più centralizzata confederazione di Gaya, a cui aderirono la maggior parte degli Stati di Byeonhan. Gaya fu successivamente annessa da Silla, uno dei Tre Regni di Corea.
Diversi aspetti culturali si ritrovano solamente in Byeonhan e non in Jinhan, ma anche nella stessa Byeonhan non erano universali. Una notevole tradizione erano i tatuaggi, fatti sia da uomini che da donne.[4] Un'altra tradizione consisteva nel seppellimento delle piume e della terracotta[5] nelle tombe attorno al corpo del morto, in quanto si pensava che le piume avrebbero aiutato le anime nell'aldilà a volare.[4]
Spesso ci si riferiva a Byeonhan come ente politico come calco di Byeon (弁) e Jin (辰) come Byeonjin, mentre l'etnonimo Han (韓) era usato dai suoi abitanti, così come i loro vicini.
Ci sono altre due ipotesi circa la possibilità che Byeonhan costituisse un'etnicità distinta e separata da Jinhan:
Il popolo Wa dell'arcipelago giapponese, descritto in precedenti cronache cinesi come presente anche nelle coste sud della penisola coreana.[6]
Qualche gruppo etnico che viaggiò attraverso antiche rotte commerciali del sud viste attraverso la distribuzione della cultura dolmen. Secondo recenti studi che portano a ritrovare Kofun nella provincia del Jeolla Meridionale, le analisi dei componenti delle perline di vetro ritrovatevi suggerisce che la produzione di tale materiale sia stata effettuata in Thailandia.[7]
In ogni caso, non vi è alcuna evidenza che indica una separazione etnica tra Byeonhan e Jinhan, siccome entrambe condivisero essenzialmente la stessa cultura, con diversi costumi religiosi, e apparentemente non erano separate da un chiaro confine secondo le Cronache dei Tre Regni cinesi a loro contemporanee.
Cultura e lingua
Il Dongyi ("Barbari Orientali") nella sezione del libro degli Wei nelle cronache cinesi Cronache dei Tre Regni constata che la cultura di Byeonhan era simile a quella di Jinhan (言語法俗相似) e che le loro popolazioni vivevano "mescolate tra loro" (弁辰與辰韓雑居), avendo simili lingue e costumi.[8]
Il libro degli Han posteriori del V secolo in ogni caso segnala che vi erano differenze tra le loro lingue e i loro costumi (言語風俗有異), dopo aver constatato che i loro insediamenti e gli abiti erano gli stessi.[8]
Inoltre, il libro degli Wei afferma che "gli uomini e le donne di Chinhan sono vicini ai Wa (男女近倭)", un etnonimo per i contemporanei abitanti dell'arcipelago giapponese, e come i Wa si tatuavano il corpo. Il libro degli Han posteriori tuttavia identifica questo in Byeonhan, constatando che "il loro Stato è vicino a Wa, perciò hanno frequentemente tatuaggi".[8]
Il linguista John Whitman riassume la situazione in questo modo:
In effetti, i testi indicano un'interrelazione più complessa (e plausibile) tra lingua, etnia e raggruppamento protopolitico. [...] La popolazione Chinhan vive mescolata con Pyŏnhan; i cronisti cinesi faticano a descrivere la complessità demografica che ne risulta. Le loro lingue possono essere simili o diverse; alcuni assomigliano ai Wa, altri si tatuano il corpo. Sebbene i toponimi simili ai Wa siano più frequenti nel gruppo Pyŏnhan, uno di questi toponimi è identificato con Chinhan. Questo è esattamente il tipo di complessità che potremmo aspettarci sia associata alla situazione descritta da Ahn, dove una popolazione associata alla cultura della coltivazione del riso umido di Mumun convive insieme a membri più recentemente arrivati della cultura del pugnale di bronzo in stile coreano.[8]
Politica e commercio
Byeonhan potrebbe essere semplicemente stato una descrizione politica dei poteri decentralizzati a sud e a ovest della valle del fiume Nakdong che non erano formalmente membri della confederazione di Jinhan.[9]
Byeonhan era internazionalmente nota per la sua produzione di ferro[10], che era altresì il suo principale bene di esportazione presso la comanderia di Lelang a nordovest, l'arcipelago giapponese[10][11] e il resto della penisola coreana.[12][13] Era anche un centro di manufattura di gres.
Stati membri
Secondo le Cronache dei Tre Regni, Byeonhan era costituita da 12 Stati:
^ab Patricia Ebrey e Anne Walthall, Pre-Modern East Asia: A Cultural, Social, and Political History, Volume I: To 1800, Cengage Learning, 1º gennaio 2013, pp. 101, ISBN978-1133606512.
^ Won Yu han ; translated by Lee Kyong-hee, Money traditional Korean society, Seoul, Korea, Ewha Womans University Press, 2006, pp. 17–18, ISBN8973006746.
^ Choi Mong-nyong, 최근 의 고고학 자료 로 본 한국 고고학, 고대사 의 신 연구(Recent research on archaeology and ancient deities, Seoul, Juryusung, 2006, p. 41, ISBN9788987096650.
Barnes, G.L. (2000). "Archeological armor in Korea and Japan: Styles, technology and social setting". Journal of East Asian Archeology 2 (3–4), 61–96. (Electronic Version).