Colpo grosso ma non troppoColpo grosso ma non troppo (Le Corniaud) è un film diretto da Gérard Oury ed è stata la seconda collaborazione[2] di Louis de Funès e Bourvil. Il film, di produzione italo-franco-spagnola, è stato campione d'incassi in Francia nel 1965 con circa 11 740 000 spettatori.[3] TramaMentre sta lasciando il suo appartamento a Parigi per andare in vacanza, Antoine Marechal ha un incidente d'auto: la sua 2CV è completamente distrutta dalla Rolls-Royce di Leopold Saroyan, il direttore di una società di import-export. Come compensazione per l'incidente, Saroyan offre a Marechal di andare a Napoli, dove troverà la Cadillac De Ville Convertible del suo migliore amico e avrà la possibilità di guidarla fino a Bordeaux, ovviamente con tutte le spese pagate. Quello che Marechal non sa è che Saroyan è il leader di una organizzazione criminale e che la Cadillac è piena di droga, oro e diamanti rubati. Marechal parte per la sua destinazione, ignaro di tutto, mentre Saroyan lo segue con discrezione, per vegliare sulla consegna. Tuttavia, una banda di criminali italiani è venuta a conoscenza del piano di Saroyan e segue da vicino l'auto, cercando sempre l'occasione buona per impossessarsene. Lungo la strada, la maggior parte dei beni illegali nascosti nella Cadillac viene perduta o rubata da parte di altri. ProduzioneRipreseIl film è stato girato nelle seguenti location:
AccoglienzaCriticaLa trama del film si ispira ad un fatto realmente accaduto, dove un onesto commerciante (interpretato da Bourvil) viene utilizzato a propria insaputa da un trafficante (qui interpretato da de Funès) che si cela dietro un'attività di import-export, per spostare da Napoli a Bordeaux una Cadillac imbottita di diamanti e droga.[4] La pellicola è girata poco negli studi e molto negli esterni reali e di conseguenza abbastanza costosa. L'azione dalla Francia si sposta in Italia (Napoli, Roma e in particolare Villa d'Este a Tivoli, Pisa). Molteplici sono le situazioni comiche: dall'incidente iniziale con l'auto di Bourvil che si disintegra per strada, all'esilarante scena girata nella doccia di un campeggio e che mette impietosamente a confronto il fisico di de Funès con quello di un culturista.[5] Col regista Oury, de Funès è libero di inventare "a caldo" le sue battute e le sue smorfie: "fra i due si instaura subito un'invidiabile sintonia" che continuerà quindi in altri film di successo (vedi per es. Tre uomini in fuga). La fotografia è curata da un vecchio amico del comico: Henri Decae.[5] Il film sbanca il botteghino francese e nel 1965 si piazza al primo posto per numero di incassi, raddoppiati tra l'altro dal loro film successivo (il citato Tre uomini in fuga).[3] Il trionfo è tale che il film conquista il premio per la migliore sceneggiatura al Festival di Mosca e Hollywood è tentata di farne un remake con Dean Martin al posto di Bourvil e Jack Lemmon nella parte di de Funès, ma il progetto alla fine salta.[5][6] Riconoscimenti
CuriositàUna scena che fu tagliata dalla pellicola mostrava Louis de Funès intervistato dalla televisione italiana; le risposte dell'attore erano incomprensibili, prima di sbavare spudorato davanti ad un'altezzosa star del cinema, Michèle Morgan (all'epoca partner di Gérard Oury).[6] Note
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