Collescipoli
Collescipoli è una frazione del comune di Terni. Il paese, abitato da circa 1.090 persone, si trova a 238 m s.l.m. sulla sommità di una bassa collina che si eleva dalla conca ternana. Dista pochi km da Terni, giacendo a SO rispetto al capoluogo, lungo la via Flaminia in direzione di Narni. Fino all'abolizione delle circoscrizioni avvenuta nel 2014, il territorio ha fatto parte della Circoscrizione III Sud del comune di Terni, con circa 4.000 abitanti distribuiti nelle frazioni, quartieri e località di Campomaggio, Polymer, Sabbione, vocabolo Carone, vocabolo Collesecozza, vocabolo Contea, vocabolo Macchia di Bussone, vocabolo Morgnano, vocabolo Pantano, vocabolo Settecani, vocabolo Porcivalle, vocabolo Poscargano StoriaCon il nome di Turocelo o Netriolum, il paese veniva nominato nella Naturalis Historia di Plinio. Il pagano Sabino, unito da san Valentino in matrimonio alla cristiana Serapia, era originario del luogo. Nel Medioevo è conosciuto con il nome di Turritulum, circondato da possenti mura, un fossato e un ponte levatoio: al suo interno svettavano diverse torri. Nell'XI secolo era feudo di Rapizzone degli Arnolfi, mentre nel XII secolo era dominato da Transarico di Miranda. Nei secoli XIII XIV e XV tale piccolo borgo incastellato diviene obiettivo di dominio militare, proprio per la sua posizione strategica posta leggermente in altura, a seconda dei momenti di potenza economica e militare, ora di Terni, ora di Narni. Nel 1453 ottiene indipendenza dalle potenti Terni e Narni e diviene una sorta di zona franca o cuscinetto fra le due città, un piccolo borgo autogovernato con il nome di Collis Scipionis, il colle di Scipione, tanto che sulla sommità della Porta Ternana si trova un busto di tale personaggio storico. Nel '500 diventa un tranquillo e autonomo centro rurale superpartes, utilizzato perlopiù, per alcuni periodi dell'anno, come residenza estiva di alcune nobili famiglie romane, ternane e narnesi, l'arricchimento urbano e artistico infatti si è sviluppato grazie anche alla presenza frequente di queste ricche famiglie provenienti dalle limitrofe città. Collescipoli ha dato i natali a Giovanni Froscianti (1811-1885), che fu con Garibaldi in tutte le battaglie e ne fu anche il segretario a Caprera. Il patrono è san Nicolò, festeggiato il 9 maggio: la leggenda tramanda che il santo avrebbe difeso Collescipoli dalle orde longobarde (569), tanto che egli fu inserito nello stemma comunale. Fino agli anni ottanta del XX secolo per commemorare il santo si usava accendere i focaracci in piazza, tradizionali falò che venivano attraversati in salto dai giovani a simbolo di purificazione e rinascita. Comune autonomo facente parte fino al 1927 della provincia di Perugia, fu accorpato nello stesso anno dall'attuale comune.[2] Economia e manifestazioniGiunto alla XVI edizione nel 2014, durante tutto l'anno viene svolto nelle chiese del paese l'Hermans Festival, manifestazione concertistica in cui il protagonista è l'organo Hermans del 1678 Dal 2013 viene svolta nelle vie, nelle piazze e nelle dimore del borgo Jazzit Fest in cui per 3 giorni il paese si trasforma in una cittadella del Jazz con concerti, convegni e incontri. A maggio per i festeggiamenti del patrono san Nicola, si tiene la rievocazione medievale "Ben venga maggio", dove gustare piatti tipici. A settembre si svolge la sagra dello gnocchetto collescipolano, piatto tipico del paese. Dal 2002 al 2012 la frazione ha inoltre ospitato una sede decentrata della Facoltà di Economia dell'Università di Perugia, trasferita nella città di Terni dal 2013. Nel 2018 è stata inaugurata nel borgo anche una sede distaccata dell'Università Telematica "Pegaso". Dal 2019, proprio sotto il borgo, è sorto un circolo sportivo, il Collescipoli Sporting Club, che vanta 3 campi da padel e un campo da paintball. Monumenti e luoghi d'arte
CuriositàA Collescipoli è conservato il Beccaccino, piccola imbarcazione di circa 4 metri. L'imbarcazione ha una rilevanza storica in quanto Garibaldi la utilizzo per fuggire, anche con l'aiuto di patrioti ternani, da Caprera nel 1867. Il beccaccino fu donato da Garibaldi a Barberini i cui eredi a loro volta lo donarono al Comune di Terni. SportImpianti sportivi
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Note
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