La classificazione dello spazio aereo sopra ogni nazione prevede la sua suddivisione in spazi aerei più piccoli, individuati dei limiti sia territoriali sia altimetrici.
Lo spazio aereo verticale è poi suddiviso in spazio inferiore, fino al livello di volo 195 (19.500 ft = 5940m), e spazio aereo superiore, dal livello 200 (20.000 ft = 6000m) in su. Inoltre sopra ogni aeroporto vi sono due o tre spazi concentrici per proteggere il traffico in zona: il più piccolo è detto ATZ, che è contenuto nel CTR, e talvolta alla confluenza di più grandi aeroporti c'è la TMA. Alcune aerovie sono anche spazi aerei. A questi vanno aggiunti spazi causati da esigenze particolari, come zone pericolose.
Ognuno di questi spazi è caratterizzato da regole ben determinate. Per non dover descrivere ogni spazio singolarmente, a ognuno viene assegnata una lettera dalla A alla G, che determina le regole vigenti in quello spazio.
Classificazione
Sono previste sette classi di spazio aereo; ogni classe prevede la fornitura di specifici Servizi del traffico aereo.
Lo spazio A è quello in cui vigono regole e controlli più severi, quello G è il più libero.
Di seguito è illustrato in modo molto schematico quali servizi del traffico aereo sono previsti per ciascuna classe di spazio aereo e quali sono i requisiti da rispettare per potervi accedere.
Nella terminologia aeronautica vengono definiti "spazi aerei controllati" quegli spazi aerei entro cui è fornito il Servizio di controllo del traffico aereo, cioè gli spazi A, B, C, D, E e "spazi aerei non controllati" quelli entro cui è non fornito, cioè F e G.
A seguito della descrizione che segue si potrà quindi dedurre che sono spazi aerei controllati quelli classificati come A, B, C, D o E, mentre sono spazi aerei non controllati quelli classificati come F o G.
Servizi forniti: Servizio di controllo del traffico aereo, Servizio Informazioni Volo e Servizio di allarme.
Condizioni minime di visibilità e distanza dalle nubi: Applicate in accordo alla classe di spazio aereo.
Limite di velocità: 250 Kts al di sotto di FL100
Contatto radio: Obbligatorio.
Autorizzazione all'ingresso: Necessaria.
Transponder: Attivo in modalità A e C.
Spazio aereo di classe D
Presente in tutte le aerovie sopra il livello di volo 115 e nei CTR di alcuni aeroporti.
Spazio aereo controllato.
Volo IFR: Consentito.
Volo VFR: Consentito.
Separazione: Applicata tra tutti i voli IFR. Informazione di traffic e Suggerimento per evitare collisioni sempre fornite. Se richieste dal pilota sono fornite anche le separazioni tra i voli IFR e i voli VFR.
Servizi forniti: Servizio di controllo del traffico aereo, Servizio Informazioni Volo e Servizio di allarme.
Condizioni minime di visibilità e distanza dalle nubi: Applicate in accordo alla classe di spazio aereo.
Limite di velocità: 250 nodi di velocità indicata sotto Livello di volo 100.
Spazio aereo controllato limitatamente ai voli IFR.
Volo IFR: Consentito.
Volo VFR: Consentito.
Separazione: Applicata tra tutti i voli IFR.
Servizi forniti: Servizio di controllo del traffico aereo, Servizio Informazioni Volo e Servizio di allarme.
Condizioni minime di visibilità e distanza dalle nubi: Applicate in accordo alla classe di spazio aereo.
Limite di velocità: 250 nodi di velocità indicata sotto Livello di volo 100.
Contatto radio: Obbligatorio per i voli IFR, non obbligatorio per i voli VFR.
Autorizzazione all'ingresso: Necessaria per i voli IFR, non necessaria per i voli VFR.
Transponder: Attivo in modalità A e C.
Spazio aereo di classe F
Presente in passato in una breve rotta a servizio consultivo in tutta l'Italia
Spazio aereo non controllato.
Volo IFR: Consentito.
Volo VFR: Consentito.
Separazione: Applicata tra tutti i voli IFR per quanto possibile.
Servizi forniti: Servizio consultivo del traffico aereo, Servizio Informazioni Volo e Servizio di allarme.
Condizioni minime di visibilità e distanza dalle nubi: Applicate in accordo alla classe di spazio aereo.
Limite di velocità: 250 nodi di velocità indicata sotto Livello di volo 100.
Contatto radio: Obbligatorio per i voli IFR, non obbligatorio per i voli VFR.
Autorizzazione all'ingresso: Non necessaria.
Transponder: Attivo in modalità A e C.
Spazio aereo di classe G
Presente in tutti gli spazi aerei poco trafficati, come sulle zone montuose o poco abitate, sugli aeroporti minori e ovunque sopra il livello di volo 660 (66.000 ft = 20.000m)
Spazio aereo non controllato.
Volo IFR: Consentito.
Volo VFR: Consentito.
Separazione: Non applicata.
Servizi forniti: Servizio Informazioni Volo e Servizio di allarme.
Condizioni minime di visibilità e distanza dalle nubi: Applicate in accordo alla classe di spazio aereo.
Limite di velocità: 250 nodi di velocità indicata sotto Livello di volo 100.
Contatto radio: Obbligatorio per i voli IFR, non obbligatorio per i voli VFR.
In Italia si distinguono tre grandi FIR (Flight Information Regions), cioè Milano, Roma e Brindisi. Per ogni FIR è presente almeno un FIC (Flight information center). In Italia ogni FIR ne possiede uno, con l'eccezione della FIR di Milano, suddivisa fra Milano informazioni(FIC DI MILANO) (parte ovest) e Padova Informazioni(FIC DI PADOVA) (parte est).[3]
Anche l'Italia ha adottato la classificazione dello spazio aereo secondo gli standard ICAO.
L'Italia ha recepito tutte le classi previste dagli standard, ma nessuna porzione di spazio aereo italiano è stata finora classificata come B, e una sola rotta, per di più breve, è stata in passato classificata F.