La classe Kilo o Progetto 877 Paltus (in cirillico: Проект 877 Па́лтус, nome in codice NATO:Kilo) è una classe di sottomarini diesel-elettrici di fabbricazione sovietica entrati in servizio presso la flotta della marina sovietica a partire dai primi anni ottanta ed il cui nome in codice è divenuto, in Occidente, più noto dell'originale denominazione di progetto.
Progettati per portare a termine missioni di ricognizione, sorveglianza e di attacco contro obiettivi sottomarini e di superficie di vario tonnellaggio, hanno dimensioni molto compatte che li rendono in grado di operare in acque relativamente basse.
Tale compattezza, abbinata all'elevata silenziosità alle basse velocità che le è valso il soprannome di "buco nero" da parte della US Navy[1], ha permesso ai Kilo di ottenere un ottimo successo commerciale, in particolare tra le forze armate del continente asiatico.
Una nuova versione, denominata Progetto 636.1 Varšavjanka, è entrata in servizio a partire dagli negli anni novanta, mentre, tra i ranghi della marina russa, le unità giunte al termine della propria vita operativa stanno venendo progressivamente sostituite da nuove unità del Progetto 636.3, ulteriore ammodernamento della precedente.
Tecnica
Il suo doppio scafo resistente in acciaio assicura una resistenza ai colpi elevata, in quanto un eventuale danno allo scafo esterno viene assorbito dal contenuto dell'intercapedine tra i due scafi, che normalmente consiste in bombole di aria compressa e batterie, prima di sfogarsi sullo scafo interno ed aprire di conseguenza delle vie d'acqua (falle). In questo caso, il battello risentirebbe senz'altro della menomazione, ma avrebbe comunque maggiori probabilità di sopravvivenza. Lo scafo interno è diviso in sei compartimenti stagni e la galleggiabilità è assicurata anche con uno di essi allagato. I piani di manovra sono posti sullo scafo in alto, poco avanti rispetto alla falsa torre.
La silenziosità su questi battelli è stata molto curata, e la superficie esterna è rivestita di piastrelle anecoiche, per ridurre l'effetto di riflessione delle onde emesse dai sonar; inoltre abbatte anche la quantità di rumore che esce dal sottomarino
Nuovi modelli più perfezionati, classe Kilo di seconda generazione, sono stati realizzati, anche con propulsione del tipo Air Independent Propulsion (AIP). Un motore AIP incrementa l'autonomia del sommergibile, in quanto diminuisce drasticamente la necessità di emersione dell'unità, rispetto al precedente utilizzo dello snorkel (molto rumoroso) per ricaricare le batterie.
Operatori
I Kilo sono sottomarini con elevate caratteristiche di velocità e silenziosità. Sono stati realizzati in parecchi esemplari, ed hanno avuto un enorme successo nel campo dell'esportazione, i paesi del Medio Oriente e la Cina ne hanno ordinati numerosi e tutto ciò costituisce una grande risorsa economica per la Russia, considerando che ogni Kilo ha un valore di circa 300.000.000 $, ma così facendo, svende tecnologie sensibili a nazioni che non sarebbero mai capaci di crearle.
I sottomarini della classe Kilo sono descritti in alcuni romanzi di Patrick Robinson tra cui Classe Nimitz e Classe Kilo, scritti con la consulenza di sir John "Sandy" Woodward, ex comandante britannico di sottomarini.