Ciriaco Carru
Ciriaco Carru (Bitti, 1º settembre 1963 – Chilivani, 16 agosto 1995) è stato un carabiniere italiano. Vittima della strage di Chilivani,[1] è stato insignito della medaglia d'oro al valor militare.[2] BiografiaSposato con un figlio di 3 anni, il pomeriggio del 16 agosto 1995, l'appuntato dei Carabinieri Carru ed il carabiniere Walter Frau, durante l'esecuzione di un controllo e successivo arresto di un malvivente nei pressi di Chilivani, vengono attaccati dai complici e, pur in inferiorità numerica, reagiscono ma vengono uccisi. Il fattoL'appuntato scelto dei Carabinieri Ciriaco Carru ed il carabiniere scelto Walter Frau, rispettivamente capo equipaggio e conducente di nucleo radiomobile, stanno procedendo all'arresto di un malvivente sorpreso a vigilare su due automezzi poco prima rubati, e con armi a bordo. All'improvviso, in modo fulmineo e imprevedibile, i due carabinieri vengono investiti da una violenta azione di fuoco incrociato dei complici di costui, che si apprestano a svaligiare un furgone portavalori. Incuranti della situazione di inferiorità, i carabinieri reagiscono, riuscendo a ferire i malviventi prima di cadere al suolo colpiti mortalmente. Grazie al loro gesto verrà evitata la rapina, e l'intera organizzazione sarà identificata e catturata nei giorni successivi.[3] Entrambi riceveranno la medaglia d'oro al valor militare alla memoria. Onorificenze«Capo equipaggio di nucleo radiomobile in area ad elevata densità criminale, che mentre con il militare autista procedeva all'arresto di un malvivente, che vigilava su due automezzi, con armi a bordo, poco prima rubati, veniva investito improvvisamente da violenta azione di fuoco incrociato attuata dai complici del predetto malvivente che si apprestavano a rapinare un furgone portavalori. Incurante della situazione di palese inferiorità non si sottraeva all'impari scontro e si lanciava contro i banditi, riuscendo a ferirne uno con l'arma in dotazione finché, colpito mortalmente, non si accasciava esanime al suolo. Tale azione impediva la consumazione della rapina e rendeva possibile la identificazione e la cattura dell'intera organizzazione. Fulgido esempio di elette virtù militari e di altissimo senso del dovere spinto fino all'estremo sacrificio.[4]»
— Chilivani (SS), 16 agosto 1995 Altri riconoscimenti
Note
Bibliografia
Collegamenti esterni
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