Cindy Bishop

Abbozzo
Questa voce sugli argomenti attori thailandesi e modelli thailandesi è solo un abbozzo.
Contribuisci a migliorarla secondo le convenzioni di Wikipedia.
Cindy Bishop
Altezza177 cm
Peso56[1] kg
OcchiVerdi
CapelliMarroni
MissMiss Mondo Thailandia 1996
Modifica dati su Wikidata · Manuale

Cindy Carmen Burbridge-Bishop, conosciuta anche con il suo nome thai, Sirinya Winsiri[2] (thai: สิรินยา วินศิริ; Pattaya, 30 dicembre 1978), è una modella, attrice e conduttrice televisiva thailandese con cittadinanza statunitense, rappresentante della Thailandia al concorso di bellezza Miss Mondo 1996, tenutosi a Bangalore, in India.

Biografia

Cindy è nata come Sirinya Winsiri il 30 dicembre 1978, a Pattaya, Bang Lamung, Chonburi da padre americano, William Burbridge e madre thai-indiana-britannica, Patricia.[3] Si è laureata presso l'Università di Bangkok in relazioni pubbliche. Ha aperto un ristorante giapponese a Bangkok, l'Ikkyu-una con il suo fidanzato di lunga data, l'attore Byron Bishop, che sposò nel luglio 2005.[3]

Carriera

All'età di 5 anni, Bishop ha iniziato a lavorare come modella bambina per degli spot pubblicitari, in particolare per un negozio di equipaggiamento sportivo per tuffatori[4].

Nel 1996, la modella ha vinto il concorso nazionale Miss Mondo Thailandia, che l'ha portata a rappresentare la Thailandia nel concorso globale Miss Mondo 1996, tenutosi in India, a Bangalore, sebbene non sia riuscita a classificarsi per le semifinali[5][6].

Dopo il concorso, entrò nel mondo dello spettacolo, diventando una modella per marche come Chanel, Celine, Lux, Lavenus, Gucci, Fendi, Mazda, Orologi Omega e Nescafé.[3] Ha anche lavorato come video jockey per il canale V International. La sua carriera come attrice iniziò nel 2000 quando fu chiamata a lavorare nella serie televisiva Smash Hits.[3]

La modella ha recitato anche come attrice al cinema, in pellicole come The King Maker, grazie alla quale è stata nominata come Miglior Attrice di Supporto ai thailandesi Suphanahong Awards del 2005, e Chiudi gli occhi (2016)[7]. Oltre al cinema, ha recitato anche in diverse serie televisive nazionali, soprattutto adattamenti thailandesi di serie americane, come Gossip Girl: Thailand[8] nel ruolo di Lily Wijitranukul, The O.C. Thailand, Clueless e From Dreams to Eternity.

Nel 2016, la modella è stata scelta come conduttrice della quarta edizione di Asia's Next Top Model, ruolo che ha ripreso anche nella quinta edizione del 2017[9]. Nello stesso anno, ha anche condotto come ospite due episodi della dodicesima edizione di Britain's Next Top Model[10].

Note

  1. ^ Profilo di Cindy Bishop, Beam Artistes. URL consultato il 1º aprile 2018 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2018).
  2. ^ Seth Mydans, Oh thailandesi dagli occhi blu, mostrate i vostri geni occidentali!, in The New York Times, 29 agosto 2002, ISSN 0362-4331 (WC · ACNP). URL consultato il 10 novembre 2015.
  3. ^ a b c d Cindy Burbridge (1979–vivente. Modella e attrice. Thailandese), su fabio-ilmiodiario.blogspot.com.
  4. ^ Cindy ottiene vendetta, in The Star Malesia. URL consultato il 25 marzo 2012 (archiviato dall'url originale il 5 agosto 2010).
  5. ^ Bangkok Journal; thailandesi con un look diverso, mostrate i vostri geni!, in The New York Times. URL consultato il 25 marzo 2012.
  6. ^ Edizione speciale: la supermodella thailandese Cindy Burbridge nello show di Channel V a maggio, su indiantelevision.com, Indian Television, 7 aprile 2003. URL consultato il 22 giugno 2012.
  7. ^ (EN) Calvin Chong, Interview: Cindy Bishop, host of Asia's Next Top Model Season 4, su LUXUO, 20 giugno 2016. URL consultato il 21 marzo 2023.
  8. ^ Svelati gli attori che interpreteranno Humphreys e Lily in Gossip Girl: Thailand, su Bangkok. URL consultato il 10 novembre 2015.
  9. ^ Cindy Bishop fa sul serio, sia come modella che come mamma, su Star2, 3 aprile 2017. URL consultato il 1º aprile 2018 (archiviato dall'url originale il 13 giugno 2018).
  10. ^ Accesso esclusivo - Teaser trailer della stagione 12, episodio 8, su bntm.co.uk, Britain's Next Top Model. URL consultato il 1º aprile 2018 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2018).

Altri progetti

Collegamenti esterni